Il giudizio di assoluzione che ha scagionato la sindaca Virginia Raggi dall’accusa di falso in atto pubblico ha liberato l’attuale consiliatura da un cappio che ne ha limitato la visione temporale sul futuro di Roma. La prima cittadina ha oggi la possibilità di concludere i cinque anni di mandato e completare, almeno parzialmente, le promesse lanciate in campagna elettorale e che le hanno consentito di salire sul colle del Campidoglio.

Non solo il risanamento del bilancio. Quello che serve alla Capitale è una serie di risposte ai problemi quotidiani che i cittadini sono costretti ad affrontare. Dal Tmb, passando per le criticità delle strade, i rifiuti, l’aumento dei costi delle strisce blu, la fragilità del verde, i mezzi pubblici inefficienti, la carenza di parcheggio, arrivando al rischio di speculazione edilizia, questi sono i nodi da sciogliere entro la fine del mandato su cui la sindaca, e la sua giunta, dovranno dare una risposta agli esasperati e stanchi cittadini romani.

LEGGI lo speciale (a cura di Marco Liberati)

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