19 Luglio 2018 - 19:40 . Salario . Cultura
Punto di incontro per artisti e cittadini. Dal 30 settembre nasce “Macro Asilo”
Il Macro cambia volto. E diventa Macro Asilo. Un museo che si fa città, quartiere, e ancora di più esperienza collettiva. Dal 30 settembre 2018 al 31 dicembre 2019 via Nizza diventerà una “piazza”, un punto di incontro per artisti di vario genere e per i cittadini romani. Ma in particolare per i residenti del Trieste-Salario.
L’obiettivo principale, secondo il curatore del progetto Giorgio De Finis, è quello di instaurare una comunicazione diretta tra arte e città. E, infatti, il nome “Asilo” indica da una parte l’idea di ospitalità e di condivisione, mentre dall’altra invita i visitatori a “ricominciare dall’abc, sospendendo per un po’ di tempo le leggi che regolano il mondo adulto”.
Il museo diventerà un organismo vivente, basato sull’incontro e sulla collaborazione di persone, saperi e discipline, in una logica costante di apertura e partecipazione della città e del pubblico. La proposta del Macro Asilo, infatti, ha l’intenzione di far “convivere al suo interno più discipline culturali e artistiche”, sottolinea Cesare Pietroiusti, artista recentemente nominato presidente del Consiglio d’amministrazione del museo.
Per questo motivo l’ingresso sarà gratuito per tutti. Allo stesso modo artisti, filosofi, curatori, economisti e scienziati che parteciperanno al progetto, lo faranno da “volontari”. Ma ciò non toglie che potranno provvedere privatamente a procurarsi gli sponsor. “Non basterebbero milioni di euro per finanziare totalmente un simile progetto – spiega Luca Bergamo, vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale – e questo è l’unico modo per farlo funzionare come museo civico”.
Duecentocinquanta artisti, quattrocento opere di videoarte, cinquanta stanze, mille dibattiti, sessanta concerti, centottanta lectio magistralis e novecento autoritratti. Il museo sarà aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20, e il sabato fino alle 22.