17 Aprile 2021 - 9:00 . Trieste-Salario . Consigli
Probiotici e difese immunitarie: perché la nostra salute passa dall’intestino. I consigli della dottoressa Carani della Farmacia Verbano
Mai come in questo periodo avere un sistema immunitario forte è fondamentale. Oltre al Coronavirus, ci sono molti fattori che possono mettere a dura prova le nostre difese: cambi di stagione, stress, disturbi di salute o gravidanza. Come aiutare dunque il nostro sistema immunitario? Un valido supporto arriva dall’utilizzo dei probiotici.
In questo approfondimento la dottoressa Carani della Farmacia Verbano spiega qual è il rapporto tra un intestino in salute e un sistema immunitario efficiente e in che modo l’uso di probiotici può aiutare a rinforzare le nostre difese.
La risposta dell’organismo ai patogeni esterni: le tre linee di difesa del nostro corpo
Il nostro organismo è in grado di tutelarsi da patogeni che possono penetrare attraverso l’aria inalata, il cibo ingerito, i rapporti sessuali, le ferite e altro ancora con tre linee preliminari di difesa: le barriere fisiche, la risposta infiammatoria e il sistema immunitario.
Le barriere fisiche sono sia «anatomiche», come la cute e le mucose dell’organismo umano, strutturate in modo da difendere l’organismo dall’entrata della maggior parte dei microrganismi patogeni, sia «fisiologiche». Tra queste svolgono un ruolo fondamentale la temperatura (molti microrganismi non riescono a superare alte temperature), il pH del sudore (che è una barriera cui ben pochi microrganismi sopravvivono), i fattori solubili (tra cui il lisozima, enzima presente nelle lacrime, e l’interferone), il muco e i microrganismi intestinali, il cui insieme costituisce il microbiota intestinale.
In particolare, questo mix impedisce la proliferazione nell’intestino dei ceppi batterici patogeni agendo su due direttrici: sottrae loro il nutrimento e occupa i possibili siti di adesione alle pareti intestinali.
Entrambe queste azioni avvengono mediante la produzione di sostanze antibiotiche attive, che inibiscono la replicazione batterica. Se queste prime barriere difensive falliscono ed il patogeno penetra nell’organismo si attiva la risposta immunitaria interna. Esistono due tipi di risposta immunitaria interna:
- Risposta immunitaria innata (o aspecifica): è il meccanismo di difesa generale, presente in ogni individuo dalla nascita, che agisce molto rapidamente e contro qualsiasi agente esterno.
- Risposta immunitaria acquisita (o specifica): si sviluppa lentamente, nell’arco di diversi giorni dopo il primo incontro con uno specifico agente patogeno. È in grado di conservare una certa memoria per agire più rapidamente nell’eventualità di esposizioni future.
L’importanza dell’intestino, e dei probiotici, per il nostro sistema immunitario
Nel suo insieme il sistema immunitario rappresenta quindi una complessa rete integrata costituita da tre componenti essenziali: gli organi, le cellule e i mediatori chimici. Il sistema immunitario, oltre ai patogeni, combatte anche le cellule dell’organismo che presentano anomalie, come quelle tumorali e quelle danneggiate o infettate dal virus. Gran parte del nostro sistema immunitario si trova nell’intestino, ecco perché il microbiota intestinale è fondamentale per diverse ragioni:
- Lo sviluppo, sin dalla nascita, del sistema immunitario
- L’azione di scudo contro microbi pericolosi, che potrebbero colonizzare il nostro apparato digerente
- La produzione di molecole che regolano le risposte immunitarie
Diversi studi hanno evidenziato dei legami tra i microbi intestinali e le cellule immunitarie, ma i segnali microbici – che attivano il sistema immunitario – rimangono tutt’ora poco chiari.
Una revisione della letteratura finora disponibile condotta da Franco Scaldaferri e i colleghi della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS (Roma), di recente pubblicazione su “Clinical Gastroenterology and Hepatology’s”, rileva che il virus COVID-19 colpisce prevalentemente le vie respiratorie. Tuttavia, la presenza di RNA virale nelle feci dei pazienti – come del resto la comparsa di disturbi gastrici – fa pensare che il sistema gastrointestinale possa essere considerato una potenziale sede di infezione e trasmissione del virus.
Una disbiosi intestinale (uno squilibrio microbico causato da una crescita eccessiva di batteri “cattivi”) potrebbe, quindi, aumentare le probabilità di contrarre l’infezione da COVID-19 e/o influenzare la gravità della sintomatologia, in quanto riduce la risposta immunitaria.
L’utilizzo di probiotici per ripristinare l’equilibrio intestinale può essere una valida soluzione ma dev’essere però ben ponderata: è importante sempre considerare il concetto di “ceppo-specificità”, secondo il quale ogni singolo ceppo ha caratteristiche ed effetti unici, talvolta differenti od opposti anche a ceppi della stessa classe.
Sia la ‘modalità di somministrazione’ che la ‘dose’ sono aspetti altrettanto importanti, per cui è necessario rispettare sempre le indicazioni del medico.
Recenti ricerche hanno poi evidenziato che, nel caso specifico del COVID-19, una miscela probiotica, sia come integratore sia come preparazione galenica, è più efficace del singolo ceppo.
Per approfondire o ricevere consigli sull’utilizzo dei probiotici, la dottoressa Carani è disponibile al numero 06 8416394, oppure presso la Farmacia Verbano, in piazza Verbano, 14.
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