25 Marzo 2022 - 8:30 . piazza-bologna . Cronaca
Piazza Bologna dice addio a Ernesto, storico giocattolaio del quartiere. “Era un’istituzione”
di Clarissa Cancelli
La Piccola Galleria 900 è un negozio di giocattoli che si trova in piazza Ruggero di Sicilia, vicino piazza Bologna. Prima era più grande di come lo si vede adesso. I proprietari hanno deciso di rimpicciolirlo un po’ circa un anno fa: quello che era il magazzino, adesso è la sede ufficiale del negozio.
A dare vita a questo posto magico, ricco di giochi per bambini di tutte le forme e colori, è stato Ernesto Arcangeli, nato nel 1925 e deceduto pochi giorni fa. A occuparsi di tutto adesso, sono la figlia Antonia e sua nipote Sonia.
Sono proprio loro che accolgono i clienti. Lo fanno con un sorriso, nonostante il dolore dovuto alla perdita. “Mio nonno era un uomo buono, di poche parole. Sempre pronto a soddisfare le richieste dei suoi clienti per i quali mostrava un grande rispetto”, racconta Sonia a Roma h24.
Pochi giorni fa, in un post pubblicato su Facebook, Sonia dà la notizia della morte di Ernesto al quartiere. Riceve una valanga di messaggi di vicinanza. “Lui ha iniziato nel 1975 e ha cresciuto tantissime generazioni. Sono venuti tanti ragazzi, ormai grandi, perché quando hanno sentito la notizia sono rimasti sconvolti. Hanno detto delle bellissime parole che mi hanno davvero colpita. Abbiamo sempre saputo che piazza Bologna ci fosse vicina, ma non pensavo di ricevere così tante manifestazioni d’affetto”.
Nel negozio entrano continuamente persone che fanno le proprie condoglianze a Sonia e Antonia. Pochi minuti per dimostrare il dispiacere per la scomparsa di una vera istituzione del quartiere.
“Mi dispiace molto, è stato un riferimento prezioso quando i figli erano piccoli. Sempre gentilissimo, molto competente ed estremamente paziente. Un commerciante di prim’ordine e un uomo educato e cortese”, scrive Erica sotto il post.
“Condoglianze alla famiglia, tanti ricordi in quel negozio”, commenta invece Chiara. “Il nonno di tutti coloro cresciuti in zona”, le fa eco Emanuela.
Nella foto pubblicata Ernesto ha i baffi folti e un sorriso gentile. “Se hai un problema devi lasciarlo fuori dalla serranda. Quando entri in negozio ci deve essere il sorriso, l’accoglienza, l’attenzione. Ci ha sempre insegnato questo”, racconta Sonia che spiega di avere imparato ad amare questo lavoro proprio grazie a suo nonno. “Sono cresciuta qua dentro: dormivo, mangiavo qui, facevo i compiti in questo che prima era il magazzino. Nonno per me è stato anche un papà. Abbiamo sempre lavorato insieme. Quando vedeva che avevo un problema, si attivava subito. Ma agiva nell’ombra”.
Dalle parole della nipote, si delinea la figura di un uomo di poche parole, dall’apparenza austera che, però, scompariva subito quando cominciava a sorridere. “Le persone hanno imparato a leggerlo, a capire che dietro la sua espressione seria, si celava un uomo buono, rispettoso, che amava il suo lavoro e che si faceva in quattro pur di soddisfare le richieste dei suoi clienti”.
Clienti che, da quanto si può osservare, porteranno sempre nel cuore Ernesto, il giocattolaio storico di piazza Bologna.