25 Marzo 2022 - 7:24 . Trieste . Cultura

Via Chiana, giornata d’inaugurazione per ‘Libraccio’. Scioscia: “Un onore aprire nel quartiere”

Libraccio inaugura la sede di via Chiana nel Trieste-Salario
Libraccio inaugura la sede di via Chiana nel Trieste-Salario

di Marco Barbaliscia 

Una serata informale scivolata via tra buone chiacchiere e preziosi consigli letterari. Giovedì 24 marzo ‘Libraccio’ ha inaugurato la sua terza sede nel territorio di Roma. Dopo i punti vendita di via Nazionale e via Appia Nuova, la libreria indipendente arriva nel Trieste-Salario, più precisamente in via Chiana 69, nei locali che, fino a novembre 2018, sono stati dell’Emporio Poli.

Lo store ha aperto circa un mese fa, il 26 febbraio, ma per il benvenuto ufficiale si è aspettato l’arrivo della primavera, stagione di rinascita e di nuovi inizi. Quattro vetrine e 160 metri quadri di spazio riempiti con libri, giochi da tavolo e testi scolastici: clienti ed autori hanno curiosato tra gli oltre 25.000 volumi presenti, tra testi nuovi, usati e d’occasione divisi in narrativa, saggi, fumetti e libri per bambini.

Il presidente Scioscia presenta ‘Libraccio’

Edoardo Scioscia
Edoardo Scioscia, presidente di Libraccio

A fare gli onori di casa Edoardo Scioscia, presidente di Libraccio: “Siamo molto contenti di approdare nel quartiere. L’apertura di una nuova sede a Roma è una risposta concreta a questi anni difficili”, confida a Roma H24. Poi ancora: “La cultura può risolvere le contraddizioni della società. Diffondere il piacere della lettura può essere una chiave di volta per il futuro”.

Il presidente si sofferma poi sulla scelta di aprire nel Trieste-Salario: “È un onore essere in questo quartiere residenziale, abitato e molto popolato. Siamo alla terza sede di un percorso che ci auguriamo possa continuare ad espandersi. So che in precedenza qui vi era l’Emporio Poli, un punto di riferimento per la comunità. Vedere questo posto rinascere a tre anni dalla sua chiusura ha ridato entusiasmo anche ai clienti che ancora lo portano nel cuore”.

L’affluenza è elevata e l’affetto del quartiere si è fatto sentire anche nella giornata d’inaugurazione: “Siamo andati ben oltre ogni più rosea aspettativa. Nella zona non ci sono molte librerie, immaginavo che potesse far piacere l’arrivo di un luogo di cultura, ma gli abitanti hanno mostrato vicinanza sin dal primo giorno”, dice Scioscia.

Libraccio a via Chiana sarà un luogo adibito anche ad eventi e presentazioni nel quale ogni giorno è possibile curiosare e consultare libri e riviste: “Siamo una catena indipendente, formata da librai che hanno proposto un modello dove il nuovo convive con l’usato. Abbiamo testi di letteratura, ma anche scolastici. Un angolo del negozio è poi adibito ai libri rari e introvabili, fiori all’occhiello dell’editoria italiana”.

Vagnoli, Donati, Bertotto: parola agli autori

Giulia Bertotto
L’autrice Giulia Bertotto all’inaugurazione di Libraccio

L’inaugurazione di ‘Libraccio’ è stata caratterizzata dalla presenza di numerosi scrittori di quartiere e non. Tra gli scaffali della libreria indipendente di via Chiana c’è anche Carlotta Vagnoli, che proprio in questa sede ha presentato il suo ultimo testo, ‘Maledetta sfortuna: vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere’. “Le librerie sono sempre ben accette. Averle sotto casa porta la cultura ancora più vicino alle persone e qui si possono trovare testi di ogni genere, anche usati e a poco prezzo. È molto importante ricominciare a vivere le librerie di quartiere, con i loro eventi e la loro vita, per rendere la cultura parte della quotidianità”, ha detto a Roma H24.

Una cosa che mi ha sorpreso – ha chiuso – “è stata trovare tante novità e numerosi libri firmati dagli autori. Questa è una cosa molto bella ed umana. Vuol dire che tanti scrittori frequentano la libreria e qui si sentono a casa”.

Pensieri e parole condivise anche da Antonella Donati, scrittrice, giornalista e residente nel quartiere Trieste-Salario da più di 30 anni: “Uno spazio come ‘Libraccio’ mancava nel quartiere e questa libreria è particolarmente bella perché accoglie chi la visita. Qui c’è il vero libraio, la figura che accompagna e consiglia il cliente”, racconta.

Donati ricorda poi con affetto l’Emporio Poli che sino al 2018 ha occupato questi spazi: “È tutto un altro genere, ma in entrambe le attività possiamo scoprire una filosofia comune. Qui, come da Poli, si entra per trovare la cosa particolare e hai la certezza di trovarla”. Tra i libri presenti c’è anche l’ultimo di Antonella Donati, scritto insieme alla sorella Annalisa e dal titolo ‘Doppio fondo’: “È il primo di una serie di gialli della nostra Priscilla Giraldi, una commercialista detective molto empatica e chiamata da tutti ‘la maga del contenzioso’. In questo episodio restituirà giustizia a una giovane donna uccisa venticinque anni prima”.

Nel reparto dedicato alla poesia è possibile sfogliare ‘Dolce Stil Muoio’, una raccolta di composizioni scritte da Giulia Bertotto, giornalista e filosofa del Trieste-Salario: “È la mia seconda raccolta di poesie e il titolo accende il contrasto tra il “dolce stil”, ovvero la mia parte vitale, erotica ed entusiasta, ed il “muoio”, il lato pessimista, nichilista e lucidamente disperato. Sono poesie brevi nelle quali cerco di rappresentare le emozioni attraverso creature bizzarre come funghi, lombrichi, ma anche buchi neri. Il risultato è un mix tra fisica, filosofia e poesia”.

Una giovane artista che accoglie a braccia aperte l’arrivo di ‘Libraccio’: “La libreria non è un posto dove si viene solo per comprare, ma anche per avere scambi culturali, confronti e nel quale possono nascere nuove opportunità e collaborazioni”, dice. Poi ancora: “È un punto di riferimento per la comunità. In questo spazio mi ha colpito molto la sezione dedicata alla religione e alla spiritualità: è fornita e ho trovato testi rari”.

Le prime impressioni dei residenti

L’inaugurazione si è svolta dentro e fuori la sede di ‘Libraccio’. Tra uno spritz e un panino offerti da ‘Ape Magna’, decine di persone hanno deciso di passare un po’ di tempo nel nuovo spazio culturale di via Chiana. Tra queste c’è anche la signora Daniela: “Sono molto contenta di vedere una libreria nel quartiere, temevo l’apertura dell’ennesimo ristorante”, confida a Roma H24.

La residente ricorda poi con piacere la vecchia proprietà: “Frequentavo l’Emporio Poli ed ero molto affezionata al signor Claudio. Questa apertura è un modo per richiamare il quartiere in questi spazi. Era una persona fantastica, il negozio era molto fornito e lui accogliente e sempre pronto a scambiare due chiacchiere. Manca molto”.

L’ultima battuta, poi, su Libraccio: “Quando entro nelle librerie poi vi passo molte ore. Sono una pittrice e mi ha molto colpito la sezione dedicati ai testi sull’arte. Ho visto che anche la parte dei gialli è fornita e la consulterò con piacere. Di primo acchito, mi piace molto”.

L’inaugurazione, iniziata alle 18, si è protratta poi sino alla chiusura della libreria. Tra testi, nuove conoscenze e oggetti di cartoleria, i clienti sono tornati a casa anche  con una bustina di semi di borragine, calendula e tagete gentilmente offerta. Apri un libro e coltiva fiori: ‘Libraccio’ è ufficialmente germogliata nel Trieste-Salario.

LEGGI: Via Chiana, ecco ‘Libraccio’. I primi clienti: “Sostituzione più che degna”