4 Marzo 2021 - 9:00 . Trieste-Salario . Consigli
Perdite e disturbi intimi: la dottoressa Carani della Farmacia Verbano spiega come riconoscere le cause e le possibili cure
Il variare delle secrezioni intime può dare importanti indicazioni su quello che accade nell’organismo. Le perdite vaginali sono un indicatore fondamentale dello stato di salute intima di una donna. Ecco perché è importante fare attenzione a questo fenomeno fisiologico. In questo approfondimento la dottoressa Carani della Farmacia Verbano spiega quali sono le possibili cause delle perdite vaginali, come fare a riconoscerle e i possibili rimedi cui ricorrere.
Perdite vaginali: le cause
Le perdite vaginali possono avere origine diversa: alcune, causate da cambiamenti ormonali, come l’ovulazione o la menopausa sono fisiologiche, trasparenti e prive di cattivo odore. Per altre, di natura infettiva, è consigliabile rivolgersi al ginecologo per capirne l’origine e provvedere ad una cura.
Le secrezioni vaginali anomale dovute a infezioni possono dipendere anche dall’età. Nell’infanzia, l’infezione di solito dipende da una errata manovra di detersione delle bambine che, se eseguita da dietro in avanti, può trasferire batteri dal tratto anale alla zona genitale. Nel periodo fertile, un fattore di rischio per il proliferare di un’infezione può essere l’eccessiva o insufficiente igiene intima, che può alterare la normale flora vaginale (microbiota) e predisporre alla contaminazione batterica.
Fondamentale per la salute intima femminile è infatti un microbiota vaginale in cui prevalgono i Bacilli di Doderlin: se si riduce il loro numero ed aumenta di conseguenza quello dei patogeni, possono insorgere delle infezioni.
L’alterazione della flora vaginale, la così detta disbiosi, permette la proliferazione di funghi come la Candida, di batteri come la Gardnerella o di protozoi come il Trichomonas, e fa correre il rischio di contrarre virus come l’Herpes.
Perdite vaginali: come riconoscerle e curarle
Recenti ricerche hanno evidenziato che l’utilizzo, per via orale o per via vaginale, di probiotici come Lactobacillus acidophilus e Lactobacillus rhamnosus può contrastare efficacemente la condizione di disbiosi, ristabilire l’equilibrio della flora vaginale e prevenire le infezioni.
I lactobacilli difendono l’equilibrio del microbiota da patogeni esterni e da ceppi normalmente presenti nell’ambiente vaginale secernendo acido lattico, mantenendo un pH acido (circa 4, 4,5) e producendo batteriocine e acqua ossigenata.
Per distinguere e riconoscere i diversi disturbi intimi si può innanzitutto misurare il pH vaginale con un test colorimetrico.
In base al valore del pH è possibile riconoscere se l’infezione è di tipo batterico o di altra natura. Il valore del pH vaginale di norma oscilla tra 4 e 4,5. Come mostra questo schema
- In un’infezione da miceti il valore del pH è circa 4,5
- In un’infezione batterica diventa maggiore di 4,5
- In un’infezione da protozoi assume valori maggiori di 5
Un altro metodo efficace per riconoscere la tipologia di infezione è osservare l’aspetto e l’odore delle secrezioni vaginali:
- Se si tratta di perdite bianco-grigiastre con odore di pesce è probabile trovarsi in presenza di un’infezione da Gardnerella vaginalis, un batterio normalmente presente nella flora batterica vaginale. La diminuzione dei lattobacilli, che si instaura nella disbiosi, ne favorisce lo sviluppo eccessivo e quindi l’infezione. Si cura con antibiotici per bocca, con ovuli o pomate locali. Tra i fattori che possono facilitare la proliferazione della Gardnerella ci sono sicuramente l’utilizzo di biancheria intima stretta, di detergenti intimi aggressivi o di lavande vaginali frequenti.
- Le perdite di colore giallo-verdastro, con odore sgradevole, indicano un’infezione da Trichomonas vaginalis. Questo protozoo – un microscopico animaletto con un sottile flagello – si trasmette con i rapporti sessuali. Si cura con farmaci da assumere per bocca per 5-7 giorni, creme e ovuli.
- Le perdite simili al latte rappreso e inodori dipendono da un’infezione provocata da Candida albicans. Questo fungo si cura con pomate antifungine o ovuli e, in alcuni casi, con farmaci antimicotici da assumere per via orale. È un’infezione che può essere trasmessa per via sessuale.
- Nel caso si riscontri la presenza di vescicole piene di liquido sieroso nell’area genitale, può trattarsi di Herpes. Il virus viene trasmesso dal partner e si manifesta dopo cinque-sei giorni dal rapporto. La terapia, che consiste in creme locali e in farmaci antivirali per via orale, risolve il problema, ma non lo debella. Una volta contratto, il virus rimarrà per sempre nell’organismoe potrà ripresentarsi, soprattutto nei momenti di stress, anche dopo anni dall’iniziale contagio. Sono efficaci lavaggi con acqua tiepida in cui si diluiscono 30 grammi di acido borico o con impacchi di soluzione borica al 3%.
In tutti i casi in cui si riscontri la presenza di un’infezione vaginale è sempre necessario rivolgersi ad un ginecologo.
Per approfondire o ricevere consigli sulle cause delle perdite vaginale e sui possibili rimedi, la dottoressa Carani è disponibile al numero 06 8416394, oppure presso la Farmacia Verbano, in piazza Verbano, 14.
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