17 Settembre 2021 - 7:20 . Trieste-Salario . Ambiente

Parco Rabin, la luce in fondo al tunnel: parte l’iter per la messa in sicurezza

Il parco Rabin può tornare presto a splendere. Si vede la luce in fondo al tunnel sul piccolo polmone verde di via Panama, nel II Municipio. L’area da dieci anni è divisa in due parti, da quando una faglia di terreno è sprofondata. Grandi disagi per i frequentatori del parco adiacente Villa Ada che proprio in quelle zone possono portare i propri cani o far giocare i bambini nell’apposita area giochi.

Adesso, però, la musica può cambiare. Come riferisce Rino Fabiano, assessore Ambiente verde e sport del II Municipio, “in questi giorni l’ufficio Giardini di Roma Capitale sta eseguendo degli interventi atti a liberare le aree interdette da oltre dieci anni al confine con le mura perimetrali di Villa Ada Savoia”. Ora, sottolinea, “partono finalmente i lavori per la messa in sicurezza di Parco Rabin e delle cavità sottostanti Villa Ada”.

PARCO RABIN

“Il Simu (dipartimento Sviluppo, infrastrutture e manutenzione urbana) – riferisce Fabiano – ordina l’esecuzione dei lavori alla ditta Sondedile Srl che dovrà svolgere le indagini finalizzate alla fattibilità tecnica ed economica relativa ai rilievi geognostici e strumentali delle cavità sottostanti Villa Ada Parco Rabin”.

“I lavori sono complessi, aggiunge Fabiano, e verranno suddivisi in più fasi: tomografia elettrica, due stese da circa 150 metri , 14 stese da 60/70 metri e 4 sondaggi a carotaggio continuo spinti fino a 15 metri. La società dovrà produrre giornalmente schede tecniche sulle attività svolte e a fine lavori un rapporto tecnico conclusivo contenente descrizioni delle attività e mezzi utilizzati”.

Andrea Rollin

Sul tema è intervenuto anche Andrea Rollin, consigliere del II Municipio: “L’intera area andrebbe riqualificata. L’area giochi è tenuta pulita dai volontari così come l’area cani”, ha detto a Roma H24. Poi ha aggiunto: “C’è bisogno di una maggiore presenza da parte del Comune per arrivare a tenere veramente pulito e in uno stato decoroso il parco”. Rollin commenta poi l’inizio (auspicato) delle attività: “Cinque anni di chiusura per iniziare ad effettuare dei rilievi, e poi si spera i lavori di consolidamento, sono decisamente troppi”.

Rollin, poi, chiosa con una promessa: “Mi impegnerò affinché in futuro vi possa maggiore attenzione e supporto nei confronti dei volontari e maggiore velocità nell’effettuare gli interventi necessari”. Una buona notizia per gli utenti di parco Rabin. La zona, nelle scorse settimane, era stata anche oggetto di insediamenti abusivi che avevano reso poco frequentabile l’area.

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