6 Luglio 2020 - 14:45 . Trieste-Salario . Cronaca

Niente stranieri e poche prenotazioni, così sopravvivono gli hotel del quartiere

Hotel Santa Costanza
Hotel Santa Costanza

La fase 3 ha portato alla riapertura graduale delle frontiere. Ma il capitolo turismo per la Capitale è al momento un tasto dolente. Secondo i dati di Federalberghi Roma, in città sono solo 170 le attività che hanno deciso di riaprire su oltre 1200. Con cali netti di ospiti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E anche nel Trieste-Salario è così.

“Stiamo lavorando almeno al 40-50% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – fanno sapere dall’Hotel Coppedè di via Chiana, 88-. Al momento abbiamo persone che vengono non per turismo ma per lavoro, e sono tutti italiani”. E la conferma arriva anche dal Buenos Aires Hotel di via Clitunno 9: “Siamo aperti da maggio ma le prenotazioni sono poche, riguardano in particolare persone che vengono in città per lavoro, ma per luglio e agosto c’è davvero ben poco”.

L’Hotel Buenos Aires

Pesa soprattutto la mancanza di turisti che arrivano fuori dall’Europa al momento e gli arrivi sono limitati solo ai “pendolari” di qualche giorno: “Viaggiamo a numeri decisamente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2019 – raccontano dall’Hotel Villa Grazioli di via Salaria 241, a due passi da Villa Ada -. Siamo al 30% e le prenotazioni per il periodo estivo ancora non si vedono. Viviamo davvero settimana per settimana”.

“Sono pochi gli stranieri che hanno chiesto informazioni per luglio e agosto, ma non possiamo parlare di vere prenotazioni. Dobbiamo capire se confermeranno o meno – dicono invece dall’Hotel Santa Costanza di viale XXI Aprile 4 -. Viaggiamo al 15-20% delle nostre possibilità e ci sono solo italiani in città per questioni lavorative”.

Insomma così è davvero dura per gli albergatori del quartiere. E con l’estate, quella vera, che sta per cominciare sarà davvero dura.