27 Luglio 2021 - 8:00 . Trieste-Salario . Cronaca

Movida, Italia Viva attacca Paolo Peroso: “Ha usato parole lesive della dignità della donna”.

Paolo Peroso, presidente dell'associazione Amici di Porta Pia
Paolo Peroso, presidente dell'associazione Amici di Porta Pia

di Valerio Valeri

Il primo luglio in piazza Bologna si è tenuta un’assemblea, promossa dal consigliere capitolino del Pd Orlando Corsetti, per discutere con associazioni e residenti del fenomeno della mala movida. Da San Lorenzo a Trastevere, dalla stessa piazza Bologna a corso Trieste passando per Città Giardino, decine le persone e i comitati intervenuti per dire “basta” al chiasso nelle ore notturne, ai parcheggi in doppia fila e alle comitive di giovanissimi con la bottiglia e il cocktail in manoche affollano giardini pubblici e piazze soprattutto durante la stagione estiva.

Quindicenni e vodka

Durante uno dei tanti interventi, il presidente dell’associazione Amici di Porta Pia e vice-coordinatore della consulta del Verde del II Municipio, Alfredo Paolo Peroso, ha usato parole forti per descrivere il fenomeno, riferendosi ai tanti giovani che trascorrono le serate a bere in strada. Nello specifico, ha sostenuto l’ipotesi secondo la quale sia abitudine di alcune “quindicenni” del quartiere acquistare bottiglie di vodka, per farle bere ai coetanei maschi, al fine di rendere più efficaci e durature le loro prestazioni sessuali.Tutto senza che, sostiene Peroso, i genitori facciano nulla, in un certo senso abdicando al loro ruolo educativo. L’intervento è stato registrato in un video che è stato poi postato dall’account Instagram dell’associazione Ad Maiora l’8 luglio e al momento è stato visualizzato da oltre 45.000 persone.

“Si lede la dignità della donna”

Parole, quelle di Peroso, che non sono passate inosservate, in particolare da parte della capogruppo di Italia Viva nel II Municipio, Rita Lattanzi:“Ho ricevuto un video nel quale Peroso si esprime in maniera inaccettabile nei confronti delle giovanissime del quartiere – ha dichiarato a Roma H24 – e anche molte di loro mi hanno contattato esprimendo disagio e sconcerto per quanto espresso. Dichiarazioni estremamente gravi, che ledono la dignità di tutte le donne e ci riportano indietro di decenni”. Considerato il ruolo di Peroso all’interno della consulta, Lattanzi ha quindi colto l’occasione della discussione in consiglio municipale del 15 luglio sul nuovo regolamento della consulta, proponendo di inserire “una regola che permetta all’assemblea della consulta di sfiduciare, qualora fosse necessario, coordinatore e vice-coordinatore”.

Cinquestelle al fianco di Italia Viva

Uno strumento democratico che, al momento, non è previsto: “Non ne faccio una questione personale – tiene a specificare Lattanzi – ma di ruolo e di gestione democratica della consulta del Verde, ma anche di tutte le altre. Ad oggi chi ricopre quelle cariche rimane per due anni e la posizione si perde solo con il decesso della persona o con le dimissioni”. L’istanza della consigliera del partito di Matteo Renzi, però, non avrebbe trovato sponda tra gli altri rappresentanti della maggioranza. “Solo il Movimento 5 Stelle mi ha appoggiata– prosegue Lattanzi – e tramite l’intervento del capogruppo Tabacchi ha deciso di non partecipare al voto sul regolamento. A quel punto anche Italia Viva ha preso la stessa posizione e così il voto è stato rimandato. Ora ho presentato una proposta di emendamento, cosa che purtroppo non avevo fatto prima, che spero venga inserita nell’ordine del giorno del prossimo consiglio. Anche se, ad oggi (lunedì 26 luglio, ndr) questo non è ancora accaduto”.

Consulte cittadine “più democratiche”

“Nella mia idea – conclude Lattanzi – le consulte sono un organismo consultivo del consiglio municipale, dovrebbero quindi collaborarci, proporre idee, presentare le istanze da parte dei cittadini e rappresentarli nella maniera più ampia possibile. Infatti, la modifica del regolamento in discussione serve proprio ad allargare di più la partecipazione da parte delle associazioni. Non sono però da considerare al pari del consiglio, si rischia sennò di travalicare i ruoli. Vale la pena scrivere un regolamento che delinei dettagliatamente quali sono i ruoli e come vanno svolti nell’ambito della consulta. Questo episodio ci insegna che vale la pena inserire nei regolamenti la possibilità di una mozione di sfiducia nei confronti di coordinatore e vice-coordinatore”.

Roma H24 ha interpellato Alfredo Paolo Peroso, per chiedere una replica sull’argomento e ribattere alle critiche, ma il vice-coordinatore della consulta del Verde del II Municipio non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull’episodio facendo peraltro osservare che dal suo intervento in piazza, piuttosto ampio e articolato, è stato estrapolato un breve passaggio per montarci una polemica.

LEGGI: Il commento del direttore Luigi Carletti