1 Settembre 2023 - 18:31 . Trieste-Salario . Scuola

Monta la protesta alla scuola Montessori. Manca il nulla osta per la prima media, i genitori: “Non ci sono posti negli istituti vicini”

Una protesta davanti alla scuola Maria Montessori
Una protesta davanti alla scuola Maria Montessori

Insegnanti, genitori e alunni scendono in strada per difendere la propria scuola. Monta la protesta all’istituto Maria Montessori di via Santa Maria Goretti dove un sit-in accende i riflettori sulla scuola media.

“Purtroppo, fino ad oggi, l’Ambito territoriale di Roma non ha dato il via libera alla costituzione della futura classe prima media — denuncia il comitato dei genitori —, nonostante il lavoro di mediazione e tutte le riunioni intercorse durante l’estate nonostante il sostegno da parte della rete sperimentale nazionale, nonostante le soluzioni proposte per la copertura del budget per l’organico di fatto in collaborazione con le altre scuole del Lazio. Inoltre si sono esposti a supporto del progetto, riconoscendo il valore educativo della nostra scuola, l’Opera nazionale Montessori, l’Associazione romana Montessori la Rete nazionale per la sperimentazione, gli enti locali, l’assessorato alla scuola del II Municipio, l’assessorato alla scuola di Roma Capitale e la presidente della commissione Scuola di Roma Capitale”.

Protesta alla scuola media Maria Montessori

Attualmente, la classe conterebbe su 17 alunni tutti provenienti dal percorso scolastico di sperimentazione che grande successo ha avuto negli ultimi anni. In caso non arrivi il nulla osta, i bambini dovranno essere distribuiti ad altri istituti. “Purtroppo questa decisione — continuano i genitori — che a nostro avviso appare ingiusta e irrazionale, è stata ufficialmente attribuita a ostacoli burocratici. Questa determinazione non solo mette a rischio il futuro della scuola, ma crea un enorme disagio alle famiglie che hanno iscritto i propri figli alla scuola secondaria di primo grado. Nonostante diversi tentativi da parte della scuola di ricollocare i bambini iscritti alla futura prima media in altri istituti, purtroppo sembra impossibile trovare loro posto nelle scuole limitrofe”.

Tra i manifestanti, anche la mamma Irina Solohub, sfuggita l’anno scorso dalla guerra in Ucraina e il cui figlio è stato accolto alla Maria Montessori. “Non voglio descrivere gli orrori della guerra e le situazioni che abbiamo dovuto affrontare nel viaggio verso l’Italia — spiega Solohub —, il nostro stato mentale era devastato. Eravamo confusi e completamente persi, non sapevamo come continuare a vivere, non vedevamo alcun punto di riferimento. Siamo stati strappati dalla nostra vita abituale e siamo finiti in un paese straniero, senza conoscenza della lingua italiana, senza amici, parenti. È stato particolarmente difficile per mio figlio Arthur. Data la sua giovanissima età, lasciare l’Ucraina, e trasferirsi in Italia è stato per lui molto stressante. Fortunatamente siamo stati gentilmente accettati alla Maria Montessori. Mio figlio è stato iscritto alla prima media. Grazie agli insegnanti che sono stati particolarmente attenti e all’amministrazione scolastica, che mi ha aiutato in ogni modo a risolvere molti problemi, l’anno scolastico è stato fantastico. Il mio cuore trabocca di gratitudine quando ricordo i giorni di scuola di mio figlio. Credo che la scuola lo abbia aiutato non solo ad aprirsi, a superare la barriera linguistica e ad integrarsi nella società italiana, ma anche a guarire il suo trauma mentale. Credo che i metodi di questa scuola, non solo funzionano e siano efficaci, ma anche vitali per i bambini che attraversano situazioni difficili (che si tratti dell’adolescenza o di problemi più profondi). Dopo un anno di studio, mio ​​figlio non vede l’ora di tornare per fare la secondo media”.