18 Febbraio 2021 - 10:01 . Porta Pia . Curiosità

Memorie di un clochard: nei sottopassi di Porta Pia spunta il “diario” di Andy

Corso d'Italia
Corso d'Italia

La vita va vissuta in piedi”. “Voglio essere libero di vivere la città”. Sono alcune delle frasi scritte con un pennarello da un senzatetto che viveva in un sottopasso di corso d’Italia.

Le memorie di un clochard

Da circa due mesi gli operai del Comune hanno iniziato un lavoro di recupero dei 13 passaggi che collegano la superficie con la strada lungo il Muro Torto. Al loro interno han trovato rifiuti, coperte, materassi, siringhe. Ma anche una sorta di diario di un uomo di nome Andy, che scriveva i suoi pensieri sui muri sotterranei, a pochi passi da piazza Fiume. È qui che per lungo tempo l’uomo, di cui non si conosce l’identità, si era stabilito.

Scritte nei sottopassi di corso d’Italia

Leggere le sue frasi, gli aforismi, gli sfoghi permette di entrare un po’ nella testa di una persona che vive ai margini e sentirlo meno estraneo. “Tranne Rino Gaetano e te, tutto il resto è noia”. “Nessuno può togliermi quello che ho e nessuno mi può impedire di amarti”. “Noi senza tetto siamo dappertutto e ovunque costruiamo gli stessi rifugi. Se ci demoliscono rispuntiamo un po’ più in là”.

In questi pensieri, che nei prossimi giorni verranno cancellati dai lavori di restyling, emerge l’umanità di Andy, il suo orgoglio e i suoi sentimenti.