16 Maggio 2018 - 16:11 . Trieste-Salario . Cronaca

Manifesti anti-aborto, CitizenGo accusa il Campidoglio di censura

Lunedì mattina Roma si è svegliata con centinaia di manifesti, sparsi per tutta la città (anche nel Trieste-Salario), dell’associazione CitizenGO, che ha che voluto così promuovere una campagna shock contro la legge 194, quella sull’aborto. Ieri sera la diffida alla società concessionaria per la rimozione della campagna #stopaborto, che ha causato l’ira dell’associazione: “Alla fine è giunta la censura, Roma Capitale ha notificato ieri sera la ‘diffida’, appellandosi al comma 2 dell’art.12 del Regolamento della Pubblicità, che cita ‘E’ vietata l’esposizione pubblicitaria il cui contenuto sia lesivo del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili…’. Un articolo che, per come è posto, mette in mano all’Amministrazione Comunale uno strumento di censura a tutti gli effetti, lasciando ampi spazi di interpretazione”.

CitizenGO però fa sapere di “non arrendersi” annunciando, oltre alla Marcia per la Vita (prevista sabato 19 maggio a piazza della Repubblica), anche “una nuova campagna, con nuovi manifesti ed immagini sui social, sempre sotto l’hashtag #stopaborto, questa volta in occasione del 17 maggio, Giornata Internazionale contro l’Omofobia. Manifesti su cui campeggia una coppia che attende l’arrivo di un bambino e lo slogan ‘I diritti civili nascono nel grembo materno’. Per ricordare coloro che i diritti civili non li hanno mai avuti: i bambini abortiti”.