“Non vorrei mai che i miei figli cercassero di sopravvivere in un luogo simile”. In un articolo scritto per L’Epresso, il grande scrittore Hanif Kureishi parla di come sia triste vedere Roma impantanata in una progressiva decadenza. Scrive tra l’altro Kureishi: “Guardando la città e chiedendoci come è destinata ad evolvere – e quanto timorosi possiamo diventare, a seconda del ruolo che ci viene assegnato – non si può fare a meno di pensare che la civiltà non può essere consegnata al passato”.

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