19 Luglio 2019 - 11:44 . Somalia . Cultura

La mafia vista dalle bambine, così Simona Dolce racconta la Palermo anni ’90

Il direttore di RomaH24, Luigi Carletti, introduce il libro di Simona Dolce
Il direttore di RomaH24, Luigi Carletti, introduce il libro di Simona Dolce

Nella Palermo di inizi anni Novanta esisteva una legge muta che gravava su commercianti e imprenditori: “Se paghi non ti toccano, ti lasciano libero”. Versare il pizzo alla piovra per sopravvivere alla presa di tentacoli fatali era la consuetudine, fino a quando un uomo, per essere lasciato Libero, decide di opporsi e per questo “sgarro” viene freddato con quattro pistolettate. Era il 29 agosto 1991.

Marcello Ciccaglioni, titolare della libreria Eli, insieme al direttore di RomaH”4, Luigi Carletti e alla scrittrice, Simona Dolce

Simona Dolce, 35 anni, palermitana di nascita e romana di adozione, prende spunto dall’omicidio di Libero Grassi per scrivere il suo “La battaglia delle bambine” (Mondadori), presentato ieri sera alla libreria Eli di viale Somalia 50. Intervistata dal direttore di RomaH24, Luigi Carletti, Simona ripercorre quegli anni attraverso lo sguardo di cinque bambine, diverse per censo e carattere, ma accomunate dalla percezione, pur fanciullesca, della tenebra che opprime il capoluogo siciliano. “Questo libro ha un punto di vista particolare ed efficace, nessuno ci ha mai raccontato Palermo così. Perché – chiede Carletti – tra tanti episodi hai scelto proprio quello di Libero Grassi?”. “Perché fu un simbolo – ribatte l’autrice – all’inizio degli anni Novanta la mafia non esisteva, non se ne parlava. Poi arrivò Grassi, il suo no al pizzo, così manifesto (celebre la sua lettera al “Caro estortore” pubblicata sul Giornale di Sicilia pochi mesi prima di essere ammazzato, ndr), aprì gli occhi su un mondo che si faceva finta che non esistesse”.

Il direttore Luigi Carletti intervista Simona Dolce

Il libro, “per bambini dagli 8 agli 80 anni” promette Simona, riporta alcune immagini di Letizia Battaglia, 85 anni, fotografa siciliana che per decadi ha seguito la cronaca di Palermo, documentando stragi di mafia e infanzie perdute, la miseria delle strade e il decoro delle tradizioni. “Foto che hanno dentro il senso del tragico senza mostrarlo” – afferma la scrittrice.

Uno spettatore chiede: “È possibile cambiare le cose?”. Luigi Carletti chiosa: “Da quel che traspare dal libro la risposta è sì, a patto che si facciano delle cose”.

“La battaglia delle bambine” è stato il quarto libro presentato al ciclo di incontri sulla malavita “Criminali autentici e dove trovarli”, iniziativa della testata RomaH24 e della Libreria Eli. Il prossimo appuntamento sarà il 24 luglio, alle 19, con Massimo Lugli e Antonio Del Greco, autori di “Quelli cattivi” (Newton Compton editori).

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