21 Dicembre 2020 - 18:01 . Trieste-Salario . Scuola

Italy School Bus, tutto sul progetto che aiuta gli alunni stranieri con la nostra lingua

Alcuni dei bambini coinvolti nel progetto Italy School Bus
Alcuni dei bambini coinvolti nel progetto Italy School Bus

di Daniele Petroselli

Didattica a distanza e Coronavirus. Un binomio che negli ultimi mesi ha purtroppo reso ancor più complicato per tanti ragazzi e ragazze di origine straniera l’apprendimento della nostra lingua ma non solo. Proprio questa crisi che stiamo ancora vivendo sembra aver reso estremamente evidente quanto il diritto allo studio sia strettamente dipendente dalle condizioni socio-economiche delle famiglie di origine.

Se pensiamo poi che dati secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Romano Migrazioni il 12,9% della popolazione del II Municipio è composta da cittadini di origine straniera e che nell’11,1% dei casi si tratta di minori, spesso iscritti nelle scuole del territorio, si capisce quanto sia importante andare in aiuto a queste famiglie affinchè i propri figli imparino la lingua italiana, che svolge un ruolo fondamentale per l’integrazione non soltanto scolastica ma soprattutto sociale degli alunni stranieri. E proprio da questo punto è nato il Italy School Bus, promosso dal II Municipio il cui bando è stato vinto dall’associazione Piuculture odv.

La riunione con assessori del Municipio, presidi delle scuole del territorio e volontari da cui è scaturito il progetto Italy School Bus

Il progetto, che inizierà a gennaio del 2021, è destinato agli alunni di origine straniera nelle scuole del territorio e ha come obiettivo proprio quello di colmare quel gap linguistico e culturale che la pandemia ha reso più evidente. Attraverso il coinvolgimento di ambasciate, parrocchie, servizi sociali ma anche le stesse comunità straniere, Piuculture ha individuato le famiglie che necessitano di un supporto.

Da una parte si interviene con una didattica laboratoriale a distanza di italiano L2 destinata agli alunni, mentre sul lato sociale è previsto l’intervento di mediatori linguistico-culturali per favorire la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica dei figli. Un lavoro fondamentale proprio ora in piena crisi sanitaria, che ha incrementato il rischio di dispersione scolastica per gli alunni più in difficoltà.