19 Febbraio 2020 - 17:57 . Trieste-Salario . Cronaca
Il quartiere si schiera con Zaki. Queste le immagini del sit-in davanti a Villa Ada
La pioggia non li ha fermati. Tanti gli abitanti del Trieste Salario e non solo, accorsi al sit-in organizzato da Amnesty International davanti all’ambasciata d’Egitto per chiedere la liberazione di Patrick Zaki.
“In Egitto mille persone ogni anno subiscono torture di questo tipo – spiega a RomaH24 Gianni Rufini, direttore di Amnesty international Italia – dobbiamo farci sentire e difendere i diritti umani. C’è bisogno di tutti, cittadini, politici, anche voi giornalisti. Siamo una repubblica occidentale e abbiamo tutto il potere di cambiare le cose ma serve coesione”.
Zaki, 27enne egiziano studente dell’università di Bologna, si trova nelle carceri de Il Cairo con l’accusa di propaganda eversiva e tentativo di rovesciare il regime.
La manifestazione svoltasi nel pomeriggio di oggi, mercoledì 19 febbraio, è soltanto l’ultima di una serie di iniziative spontanee dei cittadini per tenere alta l’allerta su quello che può definirsi ormai un caso internazionale.
Tra tutte le iniziative, la più eclatante è stata sicuramente l’opera realizzata dalla street artist Laika, affissa davanti all’ambasciata d’Egitto qualche giorno fa, poi strappata via da una mano misteriosa e questa mattina nuovamente riapparsa con qualche modifica.
Nel disegno si vede Giulio Regeni abbracciare Patrick Zaki mentre gli dice “Stavolta andrà tutto bene”.
SFOGLIA la fotogallery del sit-in
LEGGI l’intervista a Laika nello speciale (a cura di Roberta Bonetti)
LEGGI perché è stato negato il sit-in a Villa Ada per Zaki
LEGGI la news delle nuova affissioni in Villa Ada dopo la scomparsa del poster
LEGGI lo speciale sul sit-in davanti all’Ambasciata d’Egitto (a cura di Daniele Galli)
LEGGI la news della rimozione del poster
GUARDA le foto del poster di protesta apparso sulle mura di Villa Ada
LEGGI la news sulla targa dedicata a Giulio Regeni rimossa dall’ingresso di Villa Ada