10 Luglio 2020 - 11:01 . FuoriQuartiere . Cronaca

Il procuratore Salvi: “Occorsio, giudice indipendente e senza paura di conoscere”

I fiori lasciati davanti alla targa in onore al giudice Occorsio
I fiori lasciati davanti alla targa in onore al giudice Occorsio

La tempra del giudice Vittorio Occorsio la vediamo nei figli che coltivano la memoria con compostezza ma anche nella probità con cui vivono questa ferita che gli è stata imposta”. Così ha parlato il procuratore generale della Corte di Cassazione Giovanni Salvi a Villa Leopardi, in occasione della commemorazione per i 44 anni dall’assassinio di Vittorio Occorsio.

Il procuratore generale della Corte di Cassazione Giovanni Salvi

La cerimonia si è tenuta a due passi dall’incrocio tra via Mogadiscio e via del Giuba, luogo in cui il magistrato venne assassinato da Pierluigi Concutelli, ex militante del movimento extraparlamentare Ordine Nuovo. Occorsio, che aveva contribuito a chiudere il gruppo di destra poco meno di tre anni prima, venne raggiunto da una serie di raffiche di mitra sulla sua Fiat 125.

Giovanni Salvi ha poi lodato il metodo di lavoro utilizzato del giudice: “La sua capacità era di voler conoscere. Voleva comprendere le origini di Ordine Nuovo per capire come affrontarlo. Un approccio che usò in questo processo ma anche nella vicenda Sifar. Vittorio era un moderato e un uomo delle istituzioni nel suo senso più pieno. Non si fermò mai alla prima verità, ma scavò sempre senza paura di conoscere e fu sempre indipendente. Non fu un piccolo burocrate chiuso nel suo ufficio ma ebbe la capacità sempre di guardare senza essere condizionato. Penso con dolore e rabbia a quello che avrebbe potuto ancora darci”.

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