24 Settembre 2018 - 15:09 . Trieste . Scuola
Il giardino incantato di Marika, inaugurato il nuovo spazio bimbi alla Mazzini
Un “giardino incantato” per gli oltre 200 alunni che frequentano la scuola dell’infanzia comunale Giuseppe Mazzini. È stata inaugurata questa mattina la nuova area bimbi, composta da una pavimentazione antitrauma e da giochi nuovi e colorati. Il progetto è stato realizzato dalla fondazione L’Arcobaleno di Marika Onlus, in collaborazione con varie realtà, come l’istituto comprensivo Via Volsinio, il comitato genitori della scuola Mazzini, e il II Municipio.
“Bimbi, fatevi sentire. Perché questo è il vostro giardino”, grida Emanuele Gisci, assessore alle Politiche Scolastiche del II Municipio, a tutti i piccoli studenti della scuola. “Siamo finalmente riusciti a realizzare questo progetto, a cui abbiamo lavorato durante l’estate – dice – anche grazie alla delibera approvata in consiglio municipale (Genitori Attivi, il cui regolamento prevede una rete di genitori e cittadini attivi, che possano intervenire direttamente nella scuola, ndr)”.
All’inaugurazione era presente anche la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello. “Stiamo investendo molto nelle politiche scolastiche. Ma dobbiamo ringraziare soprattutto i genitori, che sono riusciti a raccogliere circa 13mila euro di fondi”, annuncia soddisfatta la minisindaca. E continua: “Laddove non riusciamo a intervenire da soli, subentra la sinergia tra diverse realtà. E speriamo di poter realizzare tanti altri progetti come questo”.
Un invito a tutte le scuole è stato poi lanciato dalla del Bello e da Gisci: “Saremmo molto contenti se altre comunità scolastiche volessero seguire questo percorso scegliendo insieme le priorità e l’iter per realizzare altri bellissimi progetti in favore dell’infanzia”.
La fondazione L’Arcobaleno di Marika Onlus che, già nei mesi scorsi, aveva collaborato con l’assessore Gisci nel Progetto Salvaviva che aveva portato le scuole del II Municipio a dotarsi di un defibrillatore.
La mattinata di festa si è conclusa con il lancio di decine di palloncini in aria, mentre i bambini si sono riappropriati del “loro” spazio, chiuso da più di un anno.