30 Aprile 2020 - 13:00 . Trieste-Salario . Casa

Il Covid-19 fa saltare gli affitti: Malerba spiega l’effetto sulle agenzie immobiliari

Abitare in un quartiere come il Trieste-Salario è considerato da molti un privilegio. In un territorio così benestante, però, comprare o vendere casa può rivelarsi davvero complicato. Perché è un processo lungo e tortuoso, in cui spesso non si sa bene che cosa si deve fare.

Come comportarsi, allora? Una buona mossa può essere sicuramente quella di affidarsi a Pietro Malerbal’agente del Trieste-Salario. La Malerba Immobilare, con sede in via del Giuba 13-15, grazie al suo rapporto direttissimo con il cliente, garantisce un’assistenza a 360° in ogni singolo processo, prima e dopo la compravendita.

Ma cosa cambia – nel nostro quartiere così come in tutta Italia – nel mercato immobiliare, in un momento di grande crisi nazionale a causa del Coronavirus? Pietro cerca di fare chiarezza sulla situazione degli affitti e di come si ripercuotono sul settore.

“L’effetto pandemia da Coronavirus a livello economico ha avuto da subito un impatto importante sui negozi, e poi su ristoranti e bar e adesso anche sugli affitti residenziali – esordisce Malerba -. Come spiegato da Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, tra le categorie più a rischio ci sono senz’altro ristoranti e bar, soprattutto se non sono riusciti in questo periodo a fare consegne a domicilio. Arrancheranno anche nella fase di ripartenza perché dovranno attrezzarsi per distanziare le persone”.

La soluzione, quindi, quale potrebbe essere? “Dato che non ci sono norme precise, meglio mettersi attorno a un tavolo e concordare una misura per salvare il rapporto, tra proprietario e inquilino“, chiarisce Pietro Malerba.

E ancora: “Altre categorie a rischio sono palestre e in generale i locali in cui si svolgono attività legate al benessere. Si torna quindi a invocare la cedolare secca sui contratti esistenti per i negozi, un modo per tassare meno le locazioni e permettere ai proprietari di rivedere il canone, che viene in genere decurtato da imposte, spese e così via”.

Un problema, quello del residenziale, che secondo Malerba si è manifestato a scoppio ritardato: “Intanto si studia, nel decreto di aprile, di estendere il bonus affitti – in termini di credito d’imposta del 60% – limitato dal Cura Italia a determinate categorie catastali, anche ad alberghi, capannoni d’azienda, ristoranti, bar e studi professionali. Le agenzie hanno ricevuto numerose richieste in questo ultimo mese e mezzo per rinegoziare i canoni per le difficoltà che interessano soprattutto i lavoratori precari”.

LEGGI il blog di Malerba Immobiliare