30 Dicembre 2020 - 15:46 . Trieste-Salario . Scuola
I presidi dei liceo Giulio Cesare e Montessori: “Incertezza sul rientro in classe”
Il 7 gennaio sarà una nuova data spartiacque per le scuole di Roma e del Trieste-Salario. E in particolare per i licei. Si tornerà infatti a fare lezione in presenza, inizialmente al 50% e con ingressi scaglionati. Sono infatti previste due campanelle per i nostri studenti.
Ma come si sta avvicinando il Trieste-Salario al fatidico giorno? Sia tra gli studenti che tra gli addetti ai lavori, lo stato d’animo predominante è l’incertezza.
I dubbi dei presidi
“Riprendere la didattica in presenza è essenziale – dice Paola Senesi, dirigente dello storico Giulio Cesare -. C’è la necessità di rispettare la vita scolastica, confrontarsi e crescere insieme. Anche perché l’esposizione prolungata al mezzo telematico può creare problemi alla salute. Al momento però non sappiamo molto sul rientro, non sarà facile rispettare i vincoli e in particolare l’organizzazione con la doppia entrata alle 8 e alle 10. Questo perché non c’è una mensa scolastica e i ragazzi dovranno rimanere a scuola fino alle prime ore del pomeriggio, inoltre serve anche tempo per studiare a casa”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è Giovanni Scancarello, preside del liceo Montessori: “Stiamo lavorando sulle disposizioni arrivate alla vigilia di Natale. Oggi (30 dicembre, ndr) avremo una riunione con i presidi della rete per discutere l’applicazione di queste indicazioni da parte del governo. Il nodo principale è la gestione delle fasce orarie per l’ingresso, poi la percentuale degli studenti che potranno rientrare. Faremo tutte le verifiche necessarie per se il 7 gennaio saremo pronti”.