9 Febbraio 2021 - 13:00 . Porta Pia . Cronaca
I cinema (chiusi) di Porta Pia diventano dormitori per i senzatetto del quartiere: le foto
di Antonio Tiso
A Porta Pia gli ingressi dei cinema sono utilizzati come dormitori a cielo aperto. Coperte, materassi di fortuna, effetti personali, pannelli divisori per la privacy. Si presentano così gli accessi alle sale, chiuse ormai dal lockdown di inizio 2020.
Accade all’Europa di corso d’Italia e al Savoy di via Bergamo. Una situazione che si è creata, appunto, dall’inizio della pandemia, come raccontano i commercianti della zona: “Già prima del lockdown alcuni senza fissa dimora dormivano nelle nicchie fuori dalle sale, avvolti dalle coperte. Poi con la chiusura permanente a causa del Covid, i loro giacigli fatti di cartone sono diventati stabili”, racconta l’addetto di un negozio di telefonia a via Bergamo.
“Non si sentono e non si vedono”, spiega il commesso di un ottico a pochi metri dall’Europa. Ma di recente gli Amici di Porta, l’associazione si prende cura della zona, ha sollecitato il Comune a installare alcuni bagni chimici, in attesa che la situazione si normalizzi, come tutti si augurano.
Prima ancora era stato il Municipio a richiedere al Comune un intervento tempestivo, tramite una lettera inviata da Valentina Caracciolo, presidente della commissione Urbanistica, al vice sindaco di Roma Luca Bergamo e ad Ama, chiedendo una pulizia sanitaria dei locali e la presa in carico delle persone senza fissa dimora che li occupano.