27 Aprile 2022 - 7:22 . Villa Ada . Cultura

I bunker di Villa Ada e Villa Torlonia chiusi da un anno, Roma Sotterranea: “Nessuna notizia sul bando”

Il bunker di Villa Ada
Il bunker di Villa Ada

di Marco Barbaliscia 

Due siti archeologici del quartiere chiusi da più di un anno. E la riapertura sembra essere ancora lontana. Cittadini, appassionati di storia e turisti aspettano di poter tornare a visitare i bunker di Mussolini a Villa Torlonia e dei Savoia a Villa Ada. Luoghi affascinanti, che negli anni hanno alimentato leggende e attirato studiosi e curiosi. Da marzo 2021 è però scaduto il bando che ne aveva dato la gestione all’associazione ‘Roma Sotterranea’.

Il Comune di Roma non ha ancora pubblicato il nuovo bando e i due bunker sono al momento chiusi. Un doppio danno, come spiega Adriano Morabito, presidente dell’Associazione Roma Sotterranea: “L’inagibilità dei siti per un lungo periodo, oltre ad essere un danno per il turismo, rischia di veder rovinati i bunker stessi. Parliamo di locali delicati che se non vengono manutenuti con regolarità possono essere preda di vandali o venire danneggiati dal tempo e dagli agenti naturali”, dice a Roma H24.

Il Comune – aggiunge il presidente – “non ci ha ancora dato alcun tipo di informazione. Come associazione eravamo a conoscenza che vi erano degli interventi di manutenzione straordinaria da fare prima di indire nuovamente i bandi. A Villa Torlonia, ad esempio, c’è una passarella in legno da mettere in sicurezza, mentre a Villa Ada bisogna intervenire sullo scudo esterno”.

Bunker a Villa Ada e Villa Torlonia, riapertura lontana

Roma Sotterranea, nel triennio in cui ha avuto in gestione i due bunker, si è occupata della manutenzione ordinaria dei siti, sia all’interno che all’esterno, ma anche della parte didattica, organizzando le visite guidate: “Riprendere in mano i  bunker sarà un impegno gravoso dopo un anno senza interventi”, precisa Morabito. “Questa lunga assenza rischia di rendere inutile quanto fatto sino a qui. Abbiamo tolto i graffiti, sistemato le mattonelle, i bagni. Per fortuna, al momento, non risultano esserci danni né infiltrazioni di animali o vandali. Possiamo, però, avere contezza solo dell’esterno. Le parti interne non sappiamo come sono messe”.

I numeri delle visite programmate erano stati notevoli. Dal 2018 a marzo 2021, con un anno di pandemia in mezzo, il bunker di Villa Ada è stato visitato da circa 3.400 persone, mentre quello quello di Villa Torlonia da 11.700 visitatori, tra cui 1.500 studenti di classi di elementari, medie e licei.

Le strade per il futuro sono diverse. C’è la possibilità che venga creato un unico bando, come è stato nel triennio 2018-2021, o che la gestione del bunker di Villa Ada sia separata da quello di Villa Torlonia, come è stato nel biennio precedente. Come associazione – dice Morabito – “chiediamo che finalmente si faccia il bando. Se dovessimo vincerlo noi ne saremmo felici, ma a prescindere c’è l’urgenza di vedere ancora fruibili i due bunker”.

I tempi, però, rischiano di essere ancora lunghi. Dal momento della pubblicazione del bando (ancora non avvenuto, ndr) servono almeno sei mesi prima dell’assegnazione: “Sicuramente la bella stagione non vedrà la possibilità di poter riaprire le visite al pubblico e questo è un gran peccato”, chiude il presidente.

La redazione di Roma H24 ha contattato l’assessorato alla Cultura di Roma e la Sovrintendenza ai Beni Culturali per avere notizie sul bando ed è in attesa di risposte ufficiali.