16 Giugno 2020 - 10:48 . Trieste-Salario . Cronaca
Forasacchi e rifiuti: un veterinario spiega come salvaguardare i cani nei nostri parchi
Arriva la stagione estiva, ma i parchi e le aree cani versano in condizioni non ottimali dopo mesi di chiusura. A preoccupare sono soprattutto i forasacchi, le classiche spighe selvatiche che crescono abbondanti anche nel nostro territorio (da Villa Chigi a Villa Ada), e i rifiuti che vengono gettati a terra. Quali sono dunque le insidie per i cani e quali sono i consigli per evitarle o, eventualmente, per correre ai ripari? A rispondere a queste domande è il dottor Leo Petrella, direttore sanitario della clinica veterinaria Vescovio di via Moricone 20.
Dottor Petrella, qual è il principale pericolo per i cani nei parchi del nostro quartiere?
“Il forasacco è il principale pericolo per i cani nei nostri parchi. Queste spighette possono penetrare all’interno del corpo in qualsiasi zona, nelle zampe, nelle orecchie, negli occhi e nel costato. Quando penetrano nel corpo possono avanzare in profondità”.
Quando i forasacchi possono essere rimossi dal padrone e quando è opportuno rivolgersi a un veterinario?
“Nella maggior parte dei casi devono essere asportati dal veterinario, a volte anche sotto anestesia perché può essere doloroso. Pochissime volte possono essere rimossi in casa. La raccomandazione, una volta tornati a casa, è quella di ispezionare bene il mantello del cane per ridurre al minimo i rischi. Se si nota un forasacco attaccato al pelo allora può essere rimosso dal padrone”.
Ci sono altri pericoli per i cani nei nostri parchi?
“I principali pericoli per i cani, oltre ai forasacchi, sono rappresentati dai residui organici e inorganici abbandonati a terra. Anche pezzi di vegetazione possono diventare corpi contundenti tra i quali gli animali possono ferirsi”.
Che effetto possono avere sui cani i residui organici?
“I residui organici sono residui alimentari tra i più disparati, che vengono abbandonati e nel tempo possono diventare tossici. I cani mangiano questi cibi avariati e le conseguenze possono essere gastriti e gastroenteriti, a volte tossiche. I casi più gravi possono essere addirittura mortali per l’animale”.
E per quanto riguarda i rifiuti inorganici?
“Per residui inorganici si intendono ad esempio le buste di plastica. Al giorno d’oggi purtroppo sono abbandonate per terra anche mascherine e guanti, che i cani possono ingerire. Queste non portano a una intossicazione, ma possono provocare malattie da corpo estraneo, più o meno gravi, che a volte possono essere difficili da diagnosticare. In alcuni casi è richiesta anche l’estrazione chirurgica. In ragione di tutto questo consiglio ai proprietari dei miei pazienti di portare i loro cani nelle aree abbandonate”.
LEGGI lo speciale (a cura di Emiliano Magistri)