4 Maggio 2020 - 19:02 . Trieste-Salario . Cronaca

Fase 2, Odoroki riapre con il take-away: “Sapori panasiatici, garanzia made in Italy”

Odoroki
Odoroki

di Daniele Galli

Secondo il rapporto stilato un anno fa dalla Luiss business school, con 140 miliardi di euro fatturati nel 2018 l’industria del food è il primo settore manifatturiero italiano. Ecco perché il 4 maggio è un giorno importante per tutto il Paese. Parte oggi la fase 2 dell’emergenza Coronavirus e (ri)partono le attività legate alla ristorazione. Che da adesso in poi potranno offrire anche la vendita da asporto, oltre alla consegna a domicilio. Alessandra Bognanni e Giuseppe Amati ricominciano così.

Alcune specialità di Odoroki

Palermitana lei, di Rimini lui, questa coppia di imprenditori che vive in via Asmara – Giuseppe è stato uno dei 100 (+1) personaggi del Trieste-Salario, il libro edito da Typimedia – aveva inaugurato a fine febbraio in piazza Istria l’ultimo locale della loro catena “Odoroki”: Milano, Brescia, Roma. Alessandra e Giuseppe non hanno fatto in tempo ad alzare la saracinesca che sono stati costretti ad abbassarla. Anche se non del tutto: avevano mantenuto in vita il locale con il servizio delivery.

Qualcuno avrà letto l’insegna e si sarà chiesto cosa significhi “Odoroki”. Spiega Alessandra: “È giapponese, vuol dire “sorpresa“. Perché “Odoroki” ti sorprende con sapori che pescano direttamente dall’Asia“. Anni fa, l’imprenditrice raccontò di essere “rimasta incantata da ragazza dalla varietà dei piatti, dai colori e dai profumi della cucina orientale”.

Alessandra ci tiene a sottolineare quali siano le peculiarità di “Odoroki”: “Siamo nati nel 2005 con W.o.k. (acronimo di World oriented kitchen, ndr) e siamo stati i primi in Italia a proporre la migliore cucina panasiatica espressa equilibrata”. Panasiatica. Ossia, le ricette di “Odoroki” attingono da tutto il continente. Espressa, perché viene preparata al momento. Ed equilibrata perché, come ama sottolineare Alessandra, “è fondamentale garantire al cliente equilibrio non solo nei sapori, ma anche nel rapporto tra prezzo e qualità”.

Le contaminazioni con l’Asia iniziano e finiscono con i sapori. Tutto il resto è made in Italy. “Siamo un gruppo totalmente italiano – avverte Alessandra -. Siamo quindi molto attenti all’origine e alla selezione delle materie prime. Le carni, per esempio, sono italiane e le salse sono preparate da noi”. Come spiega l’imprenditrice, il made in Italy permea l’intera filiera di “Odoroki”: “Prestiamo la massima cura a tutte le procedure, a tutte le misure di sicurezza. Lo facciamo a garanzia sia del cliente, sia dei nostri dipendenti”.

Il segreto del successo di questa catena è nella preparazione delle pietanze. La custode del tempio delle ricette di “Odoroki” è una celebre nutrizionista. Si chiama Cleonice Renzetti ed è un’ex campionessa di canottaggio. “Realizza lei stessa dei menù per gli sportivi”, prosegue Alessandra. “Il nostro slogan – aggiunge – è gusto, leggerezza, equilibrio. I piatti sono ricchi di sapore, ma sono anche molto digeribili”. Questi sono i segreti di “Odoroki”. Questi sono i motivi che rendono oggi Alessandra davvero ottimista sulla ripartenza.