21 Aprile 2022 - 7:28 . Trieste-Salario . Ambiente
Da Villa Ada a corso Trieste: via all’endoterapia per i pini. I comitati: “Più sicurezza ed informazione”
di Marco Barbaliscia
La fine dell’inverno e l’inizio della bella stagione riportano l’attenzione sulla cura delle piante presenti nei parchi e nelle strade del nostro territorio. Tra le priorità dell’agenda amministrativa vi è il monitoraggio e la salvaguardia dei pini. Questi alberi sono infatti attaccati dalla ‘cocciniglia tartaruga’, un insetto che ne mette a rischio la sopravvivenza.
La competenza sulla cura delle alberate spetta al Comune di Roma. Il Campidoglio ha stanziato circa 5 milioni di euro per trattare i pini della capitale con l’endoterapia, un trattamento fitosanitario (per la cura delle piante, ndr) per combattere e debellare la cocciniglia. La primavera è la stagione adatta per iniziare il ciclo di cure e le operazioni sono così cominciate anche nel territorio del II Municipio.
Pini a Villa Ada, iniziato il ciclo di endoterapia
Le ditte incaricate dal Servizio Giardini di Roma Capitale sono in azione sui pini di Villa Ada. I primi interventi hanno però lasciato qualche dubbio tra le associazioni di quartiere. Emanuela Migheli, portavoce del comitato ‘Salviamo i pini di corso Trieste’, segue da vicino la vicenda: “L’endoterapia è un trattamento che può essere eseguito con diversi metodi e quello scelto per i pini di Villa Ada ha fatto nascere delle perplessità”, spiega a Roma H24.
La nostra idea – aggiunge – “è che il lavoro delle ditte dovrebbe essere sottoposto alla supervisione del Crea, l’istituto di riferimento nazionale per la protezione delle piante. Siamo contenti che, seppur in un clima di assoluta emergenza, sia cominciato il ciclo di endoterapia, ma il trattamento eseguito dovrebbe essere lo stesso per tutti i pini. La speranza è che il metodo scelto sia efficace”.
La portavoce solleva poi il tema della sicurezza delle piante e di chi frequenta i parchi. Dai primi giorni di aprile, su alcuni pini nella zona del Casale della Finanziera, a Villa Ada, sono apparse delle strisce blu eseguite con uno spray: “La cittadinanza non è informata su quello che avviene e questo può creare pericoli”, dice Migheli. “Lo spray (che dovrebbe essere naturale e non dannoso per il pino, ndr) è stato apposto per segnare gli alberi già trattati con l’endoterapia. Perché non è stata affissa una cartellonistica spiegando la situazione e dando un avviso agli utenti?”.
C’è, poi, una situazione di potenziale pericolo anche per i cittadini. L’endoterapia è un trattamento che prevede l’immissione nel tronco del pino di un siero, contenuto in un sacchetto. Questo è posto all’altezza di circa un metro e mezzo e potrebbe essere toccato o maneggiato da mani inesperte: “Qualche bambino potrebbe avvicinarsi e venirci a contatto. Sarebbe opportuno transennare l’area durante il trattamento o mettere dei presidi”, chiude Migheli.
Le risposte dell’amministrazione sull’endoterapia
Il ciclo di endoterapia sarà effettuato su tutti i pini presenti nel II Municipio. In queste prime settimane le ditte specializzate sono già intervenute a Villa Ada (zona Casale della Finanziera e lago superiore) e al parco Nemorense. La conferma arriva da Andrea Rollin, presidente della Commissione Ambiente a via Dire Daua: “Gli operatori interverranno sui pini che devono avere il primo ciclo, ma anche su alberi che, come a corso Trieste, sono già stati trattati”, spiega a Roma H24.
Il presidente della Commissione Ambiente risponde poi alle perplessità dei comitati sulla sicurezza: “Le iniezioni di endoterapia durano circa due o tre ore. L’esatta tempistica dipende dal metodo utilizzato, ma parliamo di azioni brevi”, dice Rollin. Che aggiunge: “Gli operatori levano subito le sacchette vuote e presidiano l’area durante il trattamento. La situazione è sotto controllo”.
Pini di corso Trieste: endoterapia ed ancoraggio
Un paragrafo a parte meritano i pini di corso Trieste. I comitati, oltre a chiedere che venga eseguito un secondo ciclo di endoterapia, aspettano infatti altri interventi. Tutti i pini rimasti in corso Trieste – racconta Migheli – “hanno ora un buon indice di stabilità. I recenti monitoraggi li hanno classificati a rischio moderato di caduta”.
Poi ancora: “Su queste piante c’è una delibera dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Roma che indica di procedere all’ancoraggio. Come comitato siamo ora in attesa di un incontro con Sabrina Alfonsi (assessora all’Ambiente al Campidoglio, ndr) per capire quando partirà effettivamente il programma di messa in sicurezza e di piantumazione dei nuovi pini”.
Una situazione seguita anche dal II Municipio che sollecita costantemente un intervento del Campidoglio, diretto competente sul tema: “L’idea è quella di perseguire un progetto più completo per corso Trieste. Va stabilito un piano d’azione completo che preveda quanti nuovi pini piantare, e su quanti, invece, eseguire opere di ancoraggio”, dice Rollin. Che chiude: “Gli alberi devono essere a una certa distanza gli uni dagli altri. La lontananza contrasta anche la diffusione dei parassiti e degli insetti come la cocciniglia”.