15 Marzo 2021 - 14:54 . Africano . Ambiente

Da area verde a parcheggio: il caso del “parco” di via Cirenaica

Lo spazio in via Cirenaica
Lo spazio in via Cirenaica

di Antonio Tiso

Da area verde a parcheggio. È il caso, ancora tutto da chiarire, dello spazio compreso tra via Tripoli, via Cirenaica e via Homs all’Africano. Da anni occupato da due aree impiegate per la sosta delle auto, negli ultimi giorni il poco verde che ancora rimane nello spiazzo è stato cancellato con le ruspe e ricoperto di ghiaia, per ricavarne altri 50 posti per le macchine.

“Eppure l’area è destinata dal Piano Regolatore Generale 2018 a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale”, spiegano i volontari dell’associazione Amici di Villa Leopardi, che denunciano la progressiva scomparsa di ogni albero e siepe. “L’ampio spazio verde è stato progressivamente sostituito da parcheggi che avrebbero dovuto essere temporanei, in attesa del completamento dei lavori per il parking di Via Tripoli. Secondo la delibera 162 del 2006 dell’allora assessore regionale al Bilancio Luigi Nieri, in questo spazio doveva sorgere il ‘Parco Tripoli’, come viene ancora indicato oggi da Google Maps”.

E ancora: “Di quell’intervento non è mai stato realizzato nulla, ma quanto meno, nel 2018, dopo molte battaglie dei residenti, all’area verde compresa tra Via Tripoli, Via Cirenaica e Via Homs è stata riconosciuta la destinazione d’uso a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale”. Questo non ha però fermato le ruspe: “Negli anni sono aumentati via via i posti macchina e diminuiti sia gli alberi che il verde. Ora stiamo assistendo alla fase finale, con lo sbancamento dei pochi alberi che ancora rimanevano”.

Anche la storia della proprietà dell’area – un’alternarsi di società nel tempo, prima la S.I.C.I.E.T. S.p.A., poi la G4 S.r.l. e successivamente la Smet S.r.l. – , è piuttosto travagliata, inclusa la nomina  dei commissari liquidatori, come riportato dalla Gazzetta Ufficiale il 3 Marzo 2017. “Abbiamo chiesto l’accesso agli atti presso l’Ufficio Anticorruzione e trasparenza di Roma Capitale”, spiegano i volontari degli Amici di Villa Leopardi. “L’area dei lavori non presenta cartelli e avvisi sul progetto in atto. E anche parlando con il geometra che coordina le operazioni, non abbiamo ricevuto risposta alle nostre domande. Abbiamo lasciato la mail per essere ricontattati ma nessuno si è fatto vivo. In base alle informazioni in nostro possesso l’area sarebbe stata acquistata da una società con un unico dipendente, la Glicine Ltd, con sede nella cittadina inglese di Addlestone. Mentre a gestire l’area sarebbe la società “Gestione Parcheggio Italia”.

Chiediamo di salvaguardare l’ambiente e l’ossigeno che respiriamo, trovando un equilibrio tra l’esigenza di parcheggi e la necessità per la salute pubblica di tutelare il verde. In questo periodo storico, con il riscaldamento globale, è ancora più importante difendere le zone alberate in città”, concludono i volontari dell’associazione Amici di Villa Leopardi. “Vogliamo sapere se dietro c’è un progetto, per dialogare con la proprietà”.

“Faremo luce su quanto sta accadendo, cercando di mediare tra interessi contrapposti”, fa infine sapere Gian Paolo Giovannelli, assessore ai Lavori pubblici del II Municipio.