7 Aprile 2020 - 15:39 . Trieste-Salario . Cronaca
Covid-19, l’elettrauto di via Zara: “Cosa fare se la macchina resta ferma tanto tempo”
Il Coronavirus blocca le auto ma scarica le batterie. A oggi, 24 marzo, i mezzi sono fermi da 13 giorni. Che fare, allora? Ecco alcuni consigli utili dell’elettrauto di via Zara, Alessandro Luzzietti, per non incorrere in brutte sorprese quando potremo tornare a riprendere auto, moto e motorini.
1. Quindici minuti al giorno di movimento. “Tutte le auto, anche quelle più nuove, devono circolare per almeno quindici minuti al giorno – spiega Luzzietti -. Il tutto deve avvenire senza congegni accesi, come luci o aria condizionata”.
2. Tenere i cavi a portata di mano. “Sembrerà banale ma in pochi lo fanno davvero – sottolinea -. È quindi buona abitudine tenere sempre un paio di cavi a bordo, la sezione raccomandabile del conduttore è di 25 mm². La batteria potrebbe essersi scaricata a causa del freddo intenso, nel caso in cui abbiate lasciato le luci accese o magari perché ormai vecchia”.
3. Chi ha il box è “salvo”. “Chi possiede un box deve avere una postazione per collegare la batteria alla rete 2d. Se viene fatto quasi tutti i giorni, non ci saranno problemi”.
4. Evitare di parcheggiare le auto al sole in tempi di Coronavirus. “Le temperature elevate causano l’auto-scarica della batteria e provocano un invecchiamento precoce delle sue componenti elettrochimiche. È importante calcolare dove sarà il sole il giorno dopo. In un ambiente più fresco la batteria si scarica più lentamente”.
5. Avere una mappatura delle officine vicino casa. “Contattate le autofficine innanzitutto quando il problema persiste. In questi giorni di Covid-19 restano aperte, c’è molta disponibilità”.
SCARICA l’autocertificazione per gli spostamenti
LEGGI cosa accade nel campo nomadi in via del Foro Italico
LEGGI come avverranno i controlli dei vigili
LEGGI tutte le info sui mercati rionali
LEGGI come e dove fare la spesa online
LEGGI la guida per le farmacie del quartiere
SCARICA il modulo di autocertificazione per gli spostamenti
LEGGI il racconto di un tassista