16 Maggio 2020 - 13:11 . Trieste . Cronaca

Covid-19, il medico di base a piazza Istria: “Così stiamo affrontando il virus”

Marina Di Fonso
Marina Di Fonso

di Paolo Riggio

“Centosessanta medici di base sono morti in tutta Italia per il Covid-19. Sentirsi dire che non abbiamo lavorato ci ha fatto male. Ma il rapporto instaurato con i pazienti del quartiere in questi mesi rimarrà per sempre”. Marina Di Fonso, medico di base del centro Romamed di piazza Istria, racconta come la cooperativa del Trieste-Salario sta vivendo l’emergenza virus.

Marina Di Fonso

Nato come progetto sperimentale dall’idea del dottor Fabio D’Andrea, Romamed è una cooperativa di oltre sessanta medici che si alternano tutti i giorni dell’anno (festivi compresi) per permettere che in ambulatorio ci sia sempre uno specialista in grado di intervenire in casi di urgenza. “Ci siamo organizzati così – spiega Di Fonso a RomaH24 –. I pazienti, prima di venire qui a piazza Istria, ci chiamano e ci indicano i loro sintomi. Se i sintomi sono simili a quelli del Coronavirus, andiamo noi medici a visitarli a casa, oppure li facciamo venire a fine giornata”.

La dottoressa Di Fonso ha intrapreso il suo cammino nella medicina per vocazione e per aiutare il prossimo, in questi giorni drammatici, c’è una cosa che più di tutte l’ha colpita: “Il rapporto con i pazienti. È un qualcosa che mi porterò dentro per tutta la vita. La fiducia che provano per noi medici del Romamed si è ulteriormente rafforzata, tanto che spesso ci sentiamo al telefono, anche per chiacchierare”. Riguardo al numero dei casi positivi di Coronavirus constatati al Romamed, la dottoressa spiega: “Posso parlare solo per i miei pazienti. Ho trattato venticinque casi di Covid-19 di cui cinque gravi e trasferiti d’urgenza in terapia intensiva”.

Lo studio di Romamed

Non manca, infine, un’opinione su come il Paese abbia gestito un’emergenza non preventivabile: “Non me la sento di condannare nessuno. Abbiamo dovuto affrontare per primi questa situazione drammatica in Europa e gli errori purtroppo accadono. Mi ha fatto male però sentire che i medici di base non hanno lavorato durante la pandemia. È una falsità. Molti miei colleghi sono morti, centosessanta per essere precisi. Gli altri – chiosa la dottoressa – hanno affrontato questo virus in prima linea, spesso senza presìdi sanitari”.

LEGGI i dati dei casi attivi nel Trieste-Salario