3 Maggio 2020 - 13:38 . Trieste-Salario . Curiosità
Covid-19, boom di richieste nei cannabis shop. Tutti i segreti delle attività
“Con il lockdown registriamo un +300% di richieste. Stiamo sottraendo molti soldi alle mafie e all’economia sommersa”. Così Nicolò, titolare di Mister Botanist, commenta l’aumento di acquisti nel negozio di cannabis light di via Chiana. Il suo è uno dei CBD presenti nel nostro territorio.
Che cosa sono? Sono i punti vendita che mettono a disposizione prodotti realizzati con marijuana “legale”. Nello specifico, parliamo di una sostanza che ha un valore di thc (tetraidrocannabinolo, suo principale principio attivo) inferiore per legge allo 0,6 per cento. Allo stesso tempo contiene il cannabidiolo (Cbd), principio non psicoattivo usato per il rilassamento.
I NUMERI
Secondo i dati riportati dal Consorzio Nazionale per la tutela della canapa industriale, ad oggi, sono oltre duemila i negozi di cannabis light presenti sul territorio nazionale. Gli addetti del settore sono diecimila, per un totale di 800 aziende agricole coinvolte e con un volume d’affari stimato da 150 milioni di euro l’anno. Nel Trieste-Salario, sono diversi i punti vendita specializzati: dal già citato Mister Botanist in via Chiana a GreenLand Hamp di via Nomentana, fino ad arrivare al Cannabis Store di viale Libia con prezzi che vanno dai 5 euro, a salire, al grammo per la “marijuana legale”, ai 20-30 euro a confezione per oli e tisane.
IL BOOM
Infiorescenze, oli, tisane, prodotti alimentari ma anche libri e cosmetici. In questi due mesi di lockdown, tutti i prodotti disponibili nei cannabis shop stanno andando a ruba come non era mai avvenuto. “Molti cittadini si sono avvicinati a noi grazie al lockdown che, per fortuna, ha danneggiato pesantemente le attività legate allo spaccio di droga – spiega il titolare di Mr. Botanist a RomaH24 –. Anche nel quartiere, i residenti stanno sostituendo i prodotti illegali con i prodotti CBD. Li provano, magari per la prima volta e poi ritornano. Spesso i nostri negozi sono stati criticati, definiti immorali, ma sul fatto che tolgano spazio alla marijuana illegale ci sono pochi dubbi. E poi alcuni dei nostri prodotti è destinato a persone con malattie gravi. La cannabis light rilassa i muscoli del corpo e diminuisce i dolori fisici”.
A riscontrare lo stesso boom di richieste è anche Davide, titolare del negozio I Fiori di Gaia di via Carlo Bartolomeo Piazza (zona piazza Bologna) e di via Tolemaide (quartiere Prati): “Qui da noi si crea la fila davanti al distributore automatico. Abbiamo triplicato il fatturato, per non parlare del servizio a domicilio che ha fatto registrare numeri inaspettati. Speriamo che questa tendenza si confermi anche dopo la quarantena, insieme possiamo combattere la mafia utilizzando prodotti legali”.
“LEGALIZZARE PER COMBATTERE LA CRISI”
In tutta Roma Nord sono molti i negozi specializzati in cannabis light. E tutti, stanno vivendo un’inaspettata rinascita. In Prati ad esempio, il titolare de L’Oracolo di Bob di via Aosta suggerisce: “Durante questa quarantena i nostri prodotti CBD sono richiestissimi. Ci stiamo avvicinando a una crisi economica senza precedenti e, a parer mio, il tema legalizzazione deve essere trattato ancora di più. Legalizzare la cannabis toglierebbe soldi alla criminalità e porterebbe introiti importanti allo Stato, da non disprezzare in questo periodo così difficile”.