Sono stati ricoperti i reperti archeologici rinvenuti l’8 maggio sulla via Nomentana, all’altezza dell’incrocio con viale Regina Margherita.

Durante i lavori di scavo per la realizzazione della ciclabile, erano emersi resti di epoca romana, probabilmente una vasca, secondo le  interpretazioni di Ramon Simonetti, archeologo dell’impresa Perfetti presente sul campo per conto di Acea Reti. Si temeva un possibile rallentamento per i lavori della ciclabile che collegherà Porta Pia con via Valdarno, un progetto che i ciclisti attendono da anni. Ma i responsabili del cantiere, in sinergia con la Sovrintendeza capitolina, hanno operato in maniera tempestiva.

La struttura è stata fotografata e messa in pianta, poi è stato realizzato un 3D dell’area. Una volta concluso questo intervento, è stato posizionato un geotessuto, un elemento che conserva i reperti. Reperti che ora non sono più visibili perché nel frattempo gli operai hanno asfaltato il tratto di strada in questione.

“I lavori proseguono come da programma – spiegano da Roma Servizi per la Mobilità – e attualmente coinvolgono due tratti: uno di fronte a Villa Torlonia, l’altro che va da viale Regina Margherita a via Spallanzani”.

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