2 Luglio 2019 - 18:39 . Fiume . Cronaca

Chiusura palestra Sporting Palace, Asso-Consum a tutela dei clienti beffati

L'ingresso della palestra
L'ingresso della palestra

“Chiederemo il sequestro dei beni personali e la visione dei bilanci, perché temiamo la bancarotta fraudolenta“. A parlare così a RomaH24 è Carlo Lodi, responsabile delle attività esterne dell’ufficio legale di Asso-Consum, l’associazione di tutela dei consumatori a cui, nelle ultime 24 ore, si sono rivolti circa 130 “ex” clienti della palestra Sporting Palace.

Uno degli avvisi affissi da Asso-Consum nella zona circostante la palestra Sporting Palace

Dopo la chiusura inaspettata del centro fitness di via Mantova 1, infatti, molte persone si sono ritrovate dalla notte al giorno con in mano abbonamenti già pagati o, in molti casi, addirittura rinnovati, senza più la possibilità di poterli sfruttare. Trovandosi a pochi metri di distanza dal “luogo del misfatto” (l’associazione ha sede in via Nizza 51), Asso-Consum ha anche affisso degli avvisi nell’area circostante per informare i frequentatori della Sporting Palace sulla disponibilità a difendere i loro diritti: “Molto probabilmente, ma su questo sta lavorando l’avvocato Giuseppe Sorrentino, responsabile nazionale del nostro ufficio legale, verrà intrapresa un’azione individuale collettiva (cioè una citazione unica a nome di tutte le persone danneggiate, ndr) – spiega Lodi -. Rappresentando i soci della palestra abbiamo la possibilità di chiedere di visionare i bilanci societari. A restare particolarmente danneggiati sono stati coloro che avevano sottoscritto abbonamenti di lunga durata: parliamo di circa 130 persone con somme che si aggirano tra i 500 e i 900 euro ciascuna”.

In più, come conclude lo stesso Lodi, “alcuni clienti avrebbero sottoscritto il rinnovo dell’abbonamento, ma senza ottenere in cambio la ricevuta così da poter ottenere lo sconto. Questo però è un passaggio che dobbiamo verificare con attenzione”.

LEGGI lo speciale (a cura di Emiliano Magistri)

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