14 Aprile 2019 - 15:04 . Somalia . EXTRANEWS
Chi è l’uomo che ha realizzato un orto urbano nel parco Don Baldoni e cosa lo ha spinto a farlo
In un angolo del parco Don Enzo Boni Baldoni, la frazione di Villa Chigi con l’ingresso in viale Somalia, c’è un piccolo orto urbano. Accanto ai rifiuti abbandonati nelle aiuole e ai giochi per i bambini vandalizzati dai graffiti, il giardinetto curato e ordinato salta subito all’occhio.
Ci sono i filari d’uva appoggiati alla recinzione e germogli di piante che, una volta cresciute, diventeranno degli aranci profumati e colorati. Perfino qualche nuovo alberello, ancora “neonato”. Tutto è stato piantato in linea con la stagione.
Il quartiere si sta risvegliando dall’inverno, i fiori iniziano a sbocciare. Ma non tutto il verde del nostro territorio vive un buon periodo. Anzi, le piante che avrebbero bisogno di controlli e manutenzioni costanti, spesso, vengono abbandonate al loro triste destino. Crollano o, nel migliore dei casi, vengono abbattute prima che possano causare danni. Ma non vengono mai – o quasi mai – sostituite.
Per questo qualcuno ha pensato di rimboccarsi le maniche, restituendo un po’ di quella bellezza bucolica tipica del Trieste-Salario. Il “municipio delle Ville”. Si tratta di Alessandro, gestore del chiosco che vende fiori ai residenti di viale Somalia. La sua attività si trova proprio a ridosso del parco Don Baldoni. È originario de Il Cairo, capitale d’Egitto, e vive in Italia da venticinque anni. L’italiano, ormai, è la sua seconda lingua, ma Alessandro non si accontenta. «Voglio impararla meglio, per integrarmi ancora di più in questo Paese», dice.
Da circa otto anni si è stabilito in zona Africano insieme a suo fratello Michel. Ormai conosce bene il quartiere e lo stato di abbandono in cui versano alcune ville storiche della zona. Compresa Villa Chigi.
Se il verde cittadino è in crisi, sono gli abitanti del quartiere a correre ai ripari. C’è chi taglia l’erbaccia, chi pota i rami pericolanti. E poi c’è chi, come Alessandro, condivide il suo lavoro per donare un po’ di cura al verde del nostro territorio. Da circa un anno usa il terreno adiacente al suo chiosco per piantare alcuni alberi da frutta. E ce n’è uno adatto per ogni stagione.
“Ora è il momento giusto per piantare l’uva e le arance. Tra poco la vegetazione fiorirà e diventerà bella e colorata”, dice Alessandro. Ma perché lo fa? “I più piccoli – spiega il fioraio – meritano di giocare in un’area curata, sicura e bella. Perché i bambini si guardano intorno, assimilano tutto. E cosa vedono? Rifiuti e degrado. Invece dovrebbero crescere e giocare in luoghi in cui si sentono protetti“. Migliorare il decoro e l’estetica del piccolo giardino è il suo scopo. Lo fa per se stesso e per tutti i residenti della zona. Ma, soprattutto, per i bambini.