29 Agosto 2018 - 12:48 . Nomentana . Cronaca

Cani senza guinzaglio, scontro su Facebook: “Liberi solo nelle aree riservate”

“I cani lasciati liberi? È colpa dell’educazione che parecchie persone non hanno“. “Macché, bisognerebbe invece insegnare ai bambini ad amare i cani, non a temerli”. Dopo quello della pipì sulle serrande dei negozi, si apre un nuovo capitolo nell’eterno dibattito tra i proprietari di cani e chi invece vorrebbe poter vivere il quartiere senza preoccupazioni. Ad accendere la miccia è un post apparso sul gruppo Facebook “Amici di Villa Leopardi”, pubblicato dalla signora Gabriela Camacho d’Andrea:  “Avevo portato mio figlio al parco, volevo vedere se c’erano dei giochi per i bimbi. E invece – scrive Gabriela – mi sono trovata vicino ad almeno dieci cani, tutti liberi. Abbaiavano, mentre i loro padroni chiacchieravano. Io sono un’amante dei cani, ma con un figlio piccolo non posso fidarmi. Me ne sono dovuta andare via. Non conosco le regole, ma non avrebbero dovuto avere il guinzaglio?”.

Il post di Gabriela scatena una serie di reazioni. C’è chi fa notare come i cani, all’interno delle zone non a loro riservate, dovrebbero stare al guinzaglio. “Di fronte a Villa Leopardi c’è un’area cani riservata, ma i padroni preferiscono invadere il parco”, sostiene un membro del gruppo, Rinaldo Reni. Gli risponde Rossella Colasanti: “Non c’è alcun divieto, i cani possono accedere alla Villa. Ma solo al guinzaglio, anche se la mia cagnolina è piccola e buonissima. E la porto lontana dalla zona giochi”. Paola Toscano la pensa diversamente: “Se i cani giocavano o come ha detto la signora litigavano e i padroni chiacchieravano, si trattava sicuramente di cani buoni. Bisognerebbe insegnare ai bambini ad amare i cani non a temerli”. Angelica Cofano risponde piccata: “È vietato lasciare i cani liberi in tutti i parchi di Roma, ma non ci sono dei vigili per fare le multe e le regole non vengono rispettate”.

A spegnere la polemica ci pensa Chiara Rovati, che commentando il post racconta la sua esperienza: “Parlo da mamma e da proprietaria di cani, bisogna imparare a rispettarci. Il mio cane, buonissimo, lo porto legato perché so che alcuni hanno paura e non amano i cani. Inoltre, sono pur sempre animali e come tali sono imprevedibili. Lo sa bene la mia nipotina, che mentre accarezzava un Jack Russell si è ritrovata con otto punti in viso, sfregiata a vita perché il cane le si è avventato addosso senza motivo”.

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