10 Aprile 2021 - 19:26 . Trieste-Salario . Curiosità
Bioparco in festa, la primavera porta sei nuovi cuccioli. Vi mostriamo i loro primi passi
La Natura ha i suoi ritmi che neanche la pandemia può intaccare. Primavera è tempo di nascite e il Bioparco di Roma festeggia sei volte: sono nati una cammellina, tre suricati e due pinguini del Capo.
La cucciola di cammello della Battriana è venuta alla luce lo scorso 1° aprile e gode di ottima salute. La mamma, Pasqualina, la allatta regolarmente nel recinto dove vivono altre tre femmine e un maschio. I guardiani del reparto erbivori l’hanno chiamata Priscilla.
Il 4 marzo sono nati tre suricati, piccole manguste sudafricane, di cui ancora non è possibile stabilire il sesso. Si tratta di animali altamente sociali che costruiscono complesse tane sotterranee dove i neonati vengono nascosti per alcune settimane. Quando i piccoli sono in grado di uscire dalla tana, vengono sorvegliati, oltre che dai genitori, anche dai fratelli, che svolgono la funzione di baby sitter. Il gruppo di otto animali del Bioparco ha a disposizione un’area in cui è stato riprodotto l’ambiente arido del deserto e delle savane sud-africane, da cui ha origine questa specie.
Hanno quasi un mese e mezzo, invece, gli ultimi due nati della folta colonia dei pinguini del Capo. I genitori sono Giuly e Yzzi; anche per questi due piccoli, riconoscibili perché grigiastri, non è ancora possibile capire se siano maschi o femmine. “Questi singolari uccelli – spiega il presidente della fondazione Bioparco di Roma, Francesco Petretti – hanno a disposizione un’area di circa 400 metri quadrati in cui è stato ricreato l’ambiente asciutto e luminoso delle spiagge sudafricane. Il pinguino del Capo è classificato come endangered, ossia “specie minacciata” dall’Iucn (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, ndr). La colonia del Bioparco è, infatti, inserita nel programma europeo per la tutela delle specie minacciate di estinzione Eep (European Ex situ Programme, ndr), che ha l’obiettivo di gestire popolazioni animali in nome della conservazione, anche per eventuali ripopolamenti in natura. Il progetto è coordinato dall’Unione europea zoo e acquari), di cui il Bioparco è membro”.