21 Settembre 2020 - 10:19 . Trieste-Salario . Retesociale
“Abbiamo riso per una cosa seria”: il Mercato Trieste vi permette di aiutare l’Africa
Riprendendo il claim scelto per l’evento, sabato 26 settembre e sabato 3 ottobre il Mercato Trieste, in via Chiana 109, riderà per una cosa seria. In quei due giorni, a fronte di una donazione minima di 5 euro saranno distribuiti pacchi di riso 100% italiano prodotti da “Fdai”, il progetto “Firmato dagli agricoltori italiani”. Lo scopo è aiutare lo sviluppo economico in Africa. Nello specifico, quello di raccogliere fondi a sostegno del progetto per lo sviluppo di Cooperative Agricole delle donne dei villaggi rurali del Burundi.
Raramente i cittadini del Trieste-Salario hanno avuto la possibilità di dare un aiuto concreto per il raggiungimento di un modello agricolo più sostenibile, equo e giusto, in Italia e nel mondo, grazie alla promozione di un esempio particolare: l’agricoltura familiare.
Storicamente attento ai temi etici, il Mercato Trieste ospiterà i rappresentanti dell’associazione “Eccomi”, in collaborazione con “FOCSIV”, la più grande federazione di organismi cristiani di volontariato internazionale, e Coldiretti, la principale organizzazione di imprenditori agricoli italiani ed europei.
Il protagonista dell’evento sarà il riso, un prodotto “che permette, data la sua diffusione e produzione anche italiana, di promuovere un modello di sviluppo sostenibile attento alla qualità, alla sicurezza alimentare, all’ambiente ed ai territori”, come evidenzia Ciro Cirillo, presidente di “Eccomi”.
Per ogni donazione che farete, 2,5 euro dei 5 minimi andranno a sostegno del progetto per le donne del Burundi. Così, con il contributo del Mercato Trieste, da Roma al cuore dell’Africa le distanze si accorceranno.
Il progetto, finanziato in parte anche dai cittadini con le donazioni, prevede che le donne del Burundi possano partecipare a incontri periodici con agronomi e insegnanti, imparando a leggere e a scrivere, ad accudire gli animali, a migliorare gli standard igienici e alimentari. Grazie a Coldiretti, a “Eccomi”, agli agricoltori italiani che aderiscono al progetto “Fdai”.
E grazie alla sensibilità degli operatori del Mercato Trieste, patrimonio del nostro quartiere.