Roma, 29 Marzo 2024 - 2:02

Essere Roma Nord

Sandra Naggar

Artista, voce del comitato Don Minzoni

13 Gennaio 2020

Galleria Giovanni XXIII, poche ore di chiusura paralizzano Roma Nord. Figuriamoci 40 giorni!

Sarà che bastano poche ore di chiusura per provocare un caos a catena che paralizza auto, autobus (linea 913, 990 e 911) e, cosa gravissima, le ambulanze di ben tre ospedali fondamentali per tutta la zona, intrappolando tutti per le poche ore di chiusura temporanea di una delle due canne. Figuriamoci, dunque, un blocco del genere per 35-40 giorni di seguito, per ben due volte in un anno!

In tanti si sono mobilitati con raccolta firme, richiesta di commissioni da destra a sinistra, per comprendere l’esatta necessità di funestare tanti cittadini, già vessati sufficientemente dal dramma senza fine dell‘immondizia, dal verde che, forse, inizia solo ora a vedere una flebile speranza, dalle condizioni della metro con fermate chiuse anche nell’area interessata e dagli autobus che non brillano di salute, come sappiamo bene. Unica nota positiva, la prossima apertura della stazione Vigna Clara che temo, però, non avverrà nel primo periodo di chiusura della galleria. Ma non so quanto possa dare sollievo alla zona via Mario Fani/via Trionfale, proprio quella dove, ahimè in questo caso, abito io.

Qualcuno, sui social, ipotizza che dietro a questa lunga chiusura ci sia, in realtà, la questione infiltrazioni d’acqua che ha sempre interessato nei giorni di grande pioggia il tunnel, che viene spesso chiuso sin dai primi tempi della sua apertura. I lavori però parlano d’altro, di manto stradale (viste le condizioni delle strade di Roma, direi che, sinceramente, l’asfalto non stia affatto male), di marciapiedi, di fognature, di pannelli rifrangenti laterali, di tutors. Insomma, tutte cose che potrebbero essere fatte con un programma di chiusure estive, come per i led, negli anni, un passo alla volta, oppure con chiusure esclusivamente notturne dalle 22 alle 6 del mattino. Pensate che nella mia zona, ho un bar aperto h24, e in un altro si inizia a lavorare alle 4,30, perché ci sono tutti i dipendenti dei tre ospedali che transitano in zona!

Come prepararsi alla paralisi? Poco prima di Natale, una mattina, per chiusura di un senso di marcia, chi doveva venire a casa mia, ha dovuto fare marcia indietro e rinunciare.

Non vorrei dunque ipotizzare che, dal 20 gennaio, io debba scendere e salire Don Orione, o il K2 come amiamo chiamarlo in zona, a piedi per settimane. Oppure, dovrei trovare alloggio in altre zone per sopravvivere alla trappola del passante nord-ovest.

Confido nelle prime 48 ore di caos per vedere come penseranno di farlo subire a tutti per 40 giorni di seguito. Il 20 e 21 gennaio non prendo impegni con nessuno, andrò per strada a vedere di che umore saranno i romani di Roma Nord!

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