“Il cedro tagliato ieri (martedì 19 febbraio, ndr) era malato da tempo. Avevamo segnalato più volte il suo stato di sofferenza, ma nessuno è intervenuto. E ora ne resta solo un altro esemplare vicino all’Ambasciata egiziana”.

Parla Lorenzo Grassi, coordinatore dell’Osservatorio Sherwood, a proposito dell’albero recentemente abbattuto dal Servizio Giardini di Roma Capitale. “La perdita di questo cedro – continua – è davvero grave. Anche perché da sempre, insieme alle tante palme che non ci sono più, caratterizzava quell’ingresso (quello dei cavalli, al civico 267, ndr) del parco”.

La pianta, infatti, apparteneva alla famiglia del cedro dell’Atlante, con una particolare chioma che somiglia a quella di un salice piangente. Per questo Grassi lancia un appello: “L’invito al servizio Giardini è di monitorare l’altro cedro Glauca Pendula per evitare il rischio di perdere anche quello. Fino a qualche tempo fa le auto gli passavano accanto abusivamente. Abbiamo fatto mettere una barriera di grandi tronchi per fermare questa brutta abitudine e salvaguardare le radici del Glauca Pendula e della vicina splendida Magnolia”.