22 Agosto 2018 - 9:37 . Trieste-Salario . Cronaca
Pipì dei cani sui muri, padroni contro i maleducati
Qualcuno alza le spalle o risponde stizzito. Altri sostengono che “i veri problemi di Roma sono altri”. Ma la maggior parte dei padroni dei cani è d’accordo. I commercianti fanno bene ad arrabbiarsi quando alcuni proprietari si comportano “da bestie” e permettono ai loro cani di fare i bisogni sulle serrande, sui lucchetti o tra i muri dei negozi.
“Sono molto attenta a dove fa pipì Giorgio – racconta Antonella, mentre osserva il suo meticcio correre nell’area cani di Villa Paganini – Anche io ho un negozio, quindi capisco bene che non fa piacere ritrovarsi la serranda tempestata di urina”.
Anche Lorenzo, un giovane residente che la nostra redazione ha intercettato a largo Paganini, la pensa come Antonella. “Anakin è di taglia grande – dice indicando il suo Golden retriver – se posso evito di portarlo sulle strade trafficate, perché non è facile tirarlo via a volte. Sapevo della bottiglia d’acqua e delle regole del buon padrone, infatti di solito porto con me una bottiglietta”.
Non la pensa allo stesso modo Patrizia. “Dove dovremmo portarli? – chiede arrabbiata – Basta lavare il muro con un po’ d’acqua, senza tante lamentele. Se le aree cani fossero messe in buone condizioni, non porterei il mio cane in strada. Ma quasi tutte le aree cani del quartiere sono ridotte malissimo. Basta vedere quella di Villa Chigi per rendersene conto”.
In effetti RomaH24 aveva intrapreso tempo fa un viaggio nelle aree cani del Trieste-Salario. Solo due, quella di via Barce, davanti a Villa Leopardi, e quella di Villa Paganini, si salvano dall’incuria generale che avvolge gli altri spazi dedicati ai quattro zampe. “Siamo talmente abituati al degrado che ormai che un cane faccia la pipì sul muro di un palazzo o su un motorino non ci sconvolge più. Noi padroni dobbiamo cercare di evitare che il cane faccia pipì in luoghi proibiti e dove crea disagio a qualcuno. È giusto così – commenta Francesca, proprietaria di due bassotti, mentre passeggia con loro a corso Trieste – E se proprio non riusciamo a evitarlo, una bottiglia di acqua e delle semplici scuse fanno di sicuro la differenza”.
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