19 Giugno 2018 - 9:44 . Trieste-Salario . Scuola
Portafortuna e speranze. La notte prima degli esami dei ragazzi del Trieste-Salario
Ci siamo. Il conto alla rovescia è finito. Mancano circa 24 ore all’inizio degli esami di maturità. Nel Trieste-Salario non c’è traccia dei ragazzi, che probabilmente si sono rifugiati al fresco delle loro case con il naso tra i libri. Perfino nei tipici bar del quartiere, solitamente frequentati dai gruppi di studio che organizzano gli studenti, tutto tace.
Piazza Caprera, via Benaco, piazza Verbano, Villa Ada. I tavolini sono vuoti. “Fa troppo caldo – spiega Chiara, maturanda del liceo Giulio Cesare, a RomaH24 – avevano ragione gli altri”, aggiunge riferendosi ai suoi amici. “Dovevamo andare a studiare a casa di una nostra compagna di classe”, le fa eco Matteo, anche lui studente dell’ultimo anno.
Ma cosa si aspettano questi ragazzi dalla prima prova, cioè il tema? “Non ne ho idea, ma a far previsioni si sbaglia sempre – dice Chiara – nel dubbio ho il mio braccialetto fortunato, che farà uscire Pirandello, il mio autore preferito“. Mentre Matteo ha più fiducia nelle tracce proposte dal tototema: “Per me niente portafortuna. Secondo me quest’anno capita qualche anniversario – è convinto Matteo – magari quello della morte di Aldo Moro, o della promulgazione delle leggi razziali, visti gli ultimi avvenimenti dell’attualità”.
E per prepararsi? Gli studenti si fanno aiutare da qualche integratore che favorisca la concentrazione? E lo stress? Sia Matteo che Chiara negano di assumere qualsiasi tipo di “aiuto” per la concentrazione. E lo stress si allevia “studiando insieme”. A confermare le loro parole è Maria Teresa, farmacista di piazza Verbano, che non ha venduto alcun integratore ai maturandi di quest’anno: “I ragazzi se la cavano benissimo da soli – dice a RomaH24 – sono più in ansia i loro genitori”. Di un altro avviso è Lavinia, che lavora in una farmacia di viale Eritrea: “Agli studenti che vengono per comprare qualcosa che li aiuti a studiare, consiglio di assumere fosforo, magnesio o vitamina B – racconta a RomaH24 – soprattutto con questo caldo”.
Integratori o no, ormai ci siamo. “Gli esami sono vicini”, cantava Antonello Venditti nella sua “Notte prima degli esami”. Adesso tocca ai ragazzi.