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Un amore infinito: i ricordi social su Agostino
di Marco Liberati
Un fiume d’amore, di ricordi, di pensieri. Tutto legato insieme dal nome di Agostino, lo storico pizzaiolo di corso Trieste scomparso questo lunedì. Venerdì 8 giugno si terranno i funerali nella chiesa di San Saturnino, ma questo evento improvviso ha aperto il cuore di tantissimi abitanti del Trieste-Salario. Agostino era un’icona del quartiere, uno di quei personaggi presenti sempre e comunque nell’immaginario di tutti, in particolare delle migliaia di studenti che sono passati per la Settembrini e il Giulio Cesare. Il canale Facebook di RomaH24 è stato travolto dalle tante testimonianze che le persone hanno voluto lasciare su “Ago“, il nome, scritto con dei palloncini, con cui è stata adornata la serrande del civico 66.
Una vita trascorsa nel quartiere
C’è chi, come Alessandra, ricorda i primordi di Agostino, con il suo arrivo a Roma: “Era il pizzaiolo della mitica Annarella Romoli, la pizzeria di via Lago Tana. Poi passò al Panda di via Migiurtinia. Mai più mangiato una pizza spettacolare come la sua”. Barbara Lessona, presidente del comitato Roma deve Rinascere, sottolinea l’animo straordinario di Ago: “Sei per noi una figura esemplare , un uomo straordinario che gli angeli proteggeranno. Un abbraccio da noi e da tutti i ragazzi commossi del quartiere.”, mentre Bruno Pierozzi testimonia il suo legame di amicizia con il pizzaiolo attraverso alcune immagini di diversi anni fa, di quando giocavano insieme a pallone: “Per ricordare Ago che si definiva il “Sanchez” della squadra di calciotto… non era un grande giocatore, ma di sicuro un grande amico!”.
Un rito per tante generazioni
Ma la sua pizzeria era un luogo di ritrovo, di confidenze e chiacchiere, dove potersi sfogare davanti ad un bel trancio di pizza calda: “Agostino quando mi vedeva sorrideva, ci baciavamo e poi mi dava sempre un pezzo di pizza con le patate che tanto amo – racconta Cristina Francesca – un “rito” da quando sono piccola e che come nella migliori tradizioni è passato a mia figlia!!! Sei nei nostri grande uomo dal grande grande grande cuore”. Di padre in figlio, anzi di madre in figlio, come sottolinea Gaia: “Da ex studente del Giulio e da attuale frequentatrice (lavoro di fronte) e da mamma di una studentessa del Giulio, ringrazio chi ha scritto l’articolo. Parole vere, sentite, di tutti noi, che hanno fatto riaffiorare ricordi di quando eravamo adolescenti”. L’onda emotiva è fortissima, e c’è chi ricorda la scomparsa prematura di uno dei figli di Agostino, come Anna: “Giorni fa avevo detto ad Agostino che non vedevo l’ora di rivedere mio figlio. Ha fatto prima lui. Ma questo non ce lo doveva fare! Ti sono vicina”. Mancherà a tutti, anche a chi pensava ancora di potergli ancora chiedere un pezzo della sua strepitosa pizza: “Ciao Agostino, riposa in pace. Mi hai lasciato di sasso, la tua simpatia è arrivata in cielo e da lì controllerai tutti i pizzaioli del mondo. Nessuno più come te”. Ci mancherai.
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