19 Gennaio 2022 - 22:09 . montesacro
Raccoglievano, smantellavano e rivendevano i rifiuti, abbandonando gli scarti: denunciati
Avevano istituito una sorta di “base operativa” fuori dall’isola ecologica. Sono iniziate nel mese di settembre le indagini della polizia locale per reiterati e gravi illeciti ambientali messi in atto nelle vicinanze del Centro raccolta Ama di via Ateneo Salesiano, a Val Melaina.
Al termine dell’attività investigativa è scattata la denuncia nei confronti di due uomini di nazionalità romena, di 36 e 40 anni. Posti sotto sequestro anche i veicoli utilizzati per il trasporto illegale dei rifiuti. Sono oltre 70 invece le persone sanzionate per ulteriori irregolarità legate all’abbandono indiscriminato di materiale di varia natura, tra cui anche rifiuti pericolosi, nelle pertinenze della sede Ama.
Dalle indagini eseguite dai caschi bianchi del Nad (Nucleo Ambiente Decoro), avviate a seguito di alcune segnalazioni di ripetuti episodi di abbandono di rifiuti nell’area circostante il centro di raccolta, è emersa un’illecita e continuativa attività di gestione dei rifiuti da parte di due soggetti che, per mezzo di autocarri posizionati in sosta nelle adiacenze della sede di via Ateneo Salesiano, effettuavano carico di materiali di tipo ferroso ricavati dallo smantellamento dei rifiuti prelevati dai veicoli dei cittadini che, di volta in volta, venivano adescati mentre si dirigevano verso il centro di raccolta.
Il rifiuto così prelevato veniva selezionato dai due indagati per ricavare la componente ferrosa, che veniva poi caricata all’interno degli autocarri. Lo scarto veniva, invece, abbandonato sul terreno adiacente. Tramite le immagini delle telecamere, appositamente installate nella zona, è stato, inoltre, accertato l’abbandono di rifiuti di varia natura, pericolosi e non pericolosi, nella medesima area, da parte di numerosi cittadini: materiali lignei e cartacei, rifiuti metallici, estintori, pneumatici, vestiario dismesso, sanitari, caldaie, infissi in vetro, rifiuti provenienti da lavorazioni edili, rifiuti plastici, ingombranti, batterie auto.
Al momento sono oltre 70 le persone già individuate e sanzionate per illeciti ambientali. Grazie alle indagini portate avanti dalla polizia locale, si è potuto porre fine ad una attività illegale che stava procurando non solo gravi danni ambientali ma anche economici, a causa delle opere di rimozione dei rifiuti e di pulizia dell’area che, di frequente, si rendevano necessarie. Sequestrati anche gli autocarri utilizzati per il trasporto dei materiali.
“L’uso della tecnologia può essere uno strumento di grande supporto nell’attività di monitoraggio del territorio, consentendo di individuare chi, come in questo caso, dell’abbandono illecito dei rifiuti ne fa una vera e propria attività – spiega l’assessora ai Rifiuti del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi –. Siamo solo all’inizio, ma sono fiduciosa che il consolidarsi di questo tipo di controlli, insieme al lavoro che abbiamo avviato con Ama per potenziare la rete cittadina dei Centri di Raccolta e agevolare l’accesso agli stessi, possa indurre, con il tempo, comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ambiente da parte di tutti“.