5 Febbraio 2021 - 11:10 . Trieste-Salario . Consigli
Diverticoli e infiammazione, la dottoressa Carani della Farmacia Verbano spiega cosa fare in caso di diverticolite
Cosa sono i diverticoli e perché possono causare tanti problemi? Continuano gli approfondimenti della dottoressa Carani della Farmacia Verbano che spiegano quali sono le principali patologie a carico del nostro intestino. In questo articolo la dottoressa approfondisce le cause, i sintomi e i possibili rimedi in caso di diverticolosi e diverticolite.
La diverticolosi, cos’è e come può essere tenuta sotto controllo
I diverticoli, piccole estroflessioni a forma di sacco della parete del colon, situati generalmente nel sigma (la zona che precede il retto) non rappresentano una patologia ma un’alterazione anatomica. Il termine diverticolosi indica la presenza nel colon dei diverticoli senza che però si sia verificata un’infiammazione. Questa condizione colpisce soprattutto la popolazione anziana, in particolare soggetti in sovrappeso e con problemi di stitichezza.
La causa della diverticolosi del colon è multifattoriale e non del tutto nota, ma certamente dipende dall’alterazione della motilità intestinale che provoca l’aumento della pressione nel lume intestinale con la fuoriuscita della mucosa nei punti più deboli. Un altro elemento che può portare alla formazione dei diverticoli è la presenza di feci piccole e dure (feci caprine), difficili da espellere, causate da un’alimentazione povera di fibre e dall’abitudine a bere poco. La diverticolosi è solitamente asintomatica e non necessita di trattamento.
Infiammazione dei diverticoli: cos’è la diverticolite
In determinate condizioni i diverticoli possono andare incontro ad infiammazione e determinare una situazione di diverticolite, una patologia definita anche “appendicite sinistra”. Può essere asintomatica o caratterizzata da dolori localizzati nel quadrante inferiore sinistro dell’addome, da qui il suo soprannome, spesso accompagnati da febbre, nausea, vomito e scariche diarroiche.
La diagnosi di diverticolite si basa su una serie di esami specifici: la colonscopia, l’endoscopia tramite videocapsula e il clisma opaco, una radiografia del colon e del retto che viene effettuata mediante l’utilizzo di un mezzo di contrasto. Altri esami necessari sono la TAC o la risonanza magnetica.
La dieta da seguire in caso di diverticolosi
La presenza di diverticoli di per sé non rappresenta una patologia ma è opportuno seguire un’alimentazione sana e bilanciata per prevenire eventuali infezioni o infiammazioni. In particolare è consigliato aumentare il consumo di verdura e frutta per raggiungere un apporto di fibra di 30-40 grammi giornalieri. Può essere utile anche l’assunzione di integratori in bustine di fibra solubile non gelificante che favoriscono la crescita di bifidobatteri e lactobacilli. Si consiglia di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e prediligere ortaggi ricchi di fibra come agretti, asparagi, cavolfiore, carciofi, funghi, broccoli, melanzane, cicoria, patate, lattuga, radicchio, sedano, carote, zucchine ma anche cipolle e verdure che trattengono acqua che favoriscono l’aumento del volume delle feci, facilitandone l’espulsione. Per il consumo di frutta è indicato scegliere prugne, mele, mele cotogne, pere, arance, mandarini, albicocche e frutta secca, preferibilmente con la buccia, anche cotta o centrifugata. È consigliato anche alternare i cereali raffinati con quelli integrali e integrare la propria dieta con probiotici in particolare bifidobatteri.
Tra le indicazioni consigliate per i pazienti che riscontrano la presenza di diverticoli c’è quella di limitare o evitare del tutto alimenti come la frutta con i semini (fragole, kiwi, frutti di bosco, fichi d’india, pomodori), verdure con fibre dure e filamentose (finocchi, carciofi, fagiolini). Anche le spezie piccanti come pepe, peperoncino e curry possono favorire l’insorgere di un’infiammazione. È preferibile evitare il consumo di cacao e insaccati come salame, salsicce e mortadella. Infine è consigliato eliminare dalla propria dieta il latte ma anche bibite gassate e ricche di zuccheri oltre che alcolici, tè e caffè.
I benefici di un’attività fisica regolare
Il sovrappeso è una causa, seppur indiretta, di diverticoli. Un’attività fisica moderata, come una camminata di 20-30 minuti al giorno o mezzora di ginnastica, aiuta a mantenere il giusto peso e tonifica i muscoli della parete addominale, migliorando anche la motilità intestinale. Quando i diverticoli, il cui diametro varia da pochi millimetri a un centimetro, si riempiono di feci possono insorgere alterazione della flora batterica intestinale, infiammazioni fino a forme di infezioni diffuse.
Cosa fare in caso di diverticolite?
Quando i sintomi non sono acuti si può assumere, dietro prescrizione medica e per un breve ciclo di qualche mese, un antibiotico non assorbibile (rifaximina) che agisce a livello locale e viene eliminato con le feci. Questo tipo di antibiotico si può utilizzare per lunghi periodi senza rischio di effetti collaterali. Da associare alla terapia è bene seguire un idoneo regime alimentare consigliato dal proprio medico.
Nei casi di diverticolite acuta si utilizzano invece antibiotici ad ampio spettro e si prescrive il digiuno o una dieta liquida e semiliquida con scarso apporto di fibre, poche scorie e priva di sostanze irritanti.
Per approfondire o ricevere consigli sulle cause e i rimedi per le infiammazioni dei diverticoli, la dottoressa Carani è disponibile al numero 06 8416394, oppure presso la Farmacia Verbano, in piazza Verbano, 14.