Le associazioni dei cittadini e i comitati di quartiere esultano: il Consiglio di Stato ha bloccato la determina comunale che obbligava i cittadini a dotarsi di una assicurazione per poter svolgere lavori di pubblica utilità. La vicenda risale allo scorso agosto, quando la delibera di giunta n.66/2017 ha previsto che per effettuare manuntezioni volontarie del verde i cittadini dovevano presentare una domanda al Comune. In questo documento, oltre i dati anagrafici, era necessario dichiarare di essere in possesso di una idonea copertura assicurativa. L’obbligo, di fatto, limitava la possibilità di azione di tutti quei cittadini che volevano contribuire al decoro della città e due associazioni hanno presentato ricordo al Tar, che in prima istanza non ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimento. Il secondo grado ha però ribaltato tutto: il Consiglio di Stato ha chiesto al tribunale amministrativo di emettere un giudizio di merito sulla questione entro un termine di due mesi, sospendendo inoltre la determina. Questo permetterebbe alle tante realtà del Trieste-Salario di operare in piena legalità, impegnandosi nelle pulizie e manutenzioni delle aree verdi senza rischiare eventuali sanzioni.

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