16 Aprile 2018 - 10:04 . Annibaliano . Ambiente

Parco Nemorense, Suliman racconta: “Bio e cura del verde, così lo facciamo rinascere”

Suliman è un ragazzo originario del Mali che ha vissuto sulla sua pelle la manifestazione di Rosarno del 2010, una rivolta degli immigrati sottopagati nei campi nata per protestare contro lo sfruttamento della manodopera sottopagata. «Dalla Calabria ci siamo spostati a Roma e abbiamo impiegato un anno per ottenere il permesso di soggiorno – spiega Suliman, impegnato con la gestione del banco di prodotti agricoli presente ogni domenica al Parco Nemorense -. Non trovavamo lavoro e allora abbiamo deciso di dare vita al progetto Barikamà, di cui sono presidente». Questo gruppo di ragazzi africani ha iniziato a produrre yogurt bio con il latte che veniva regalato loro. «Siamo partiti con l’aiuto dei centri sociali – continua – poi ci siamo appoggiato ai mercatini “terraTERRA”, organizzati in vari quartieri di Roma». La svolta è arrivata con la vendita ai gruppi di acquisto solidali, «persone che cercano il contatto diretto con i produttori e non con gli intermediari». Poi due anni fa è arrivata la decisione di provare a fare qualcosa per la città: «Abbiamo fatto domanda per il bando di assegnazione della gestione del Parco Nemorense – prosegue Suliman – inseme a un gruppo di giovani ragazzi italiani che gestivano un ristorante. Siamo riusciti a vincere anche grazie alla presenza dell’azienda agricola Casale di Martignano ed ora con loro siamo qui nella villa: Grandma srl gestisce il bar, noi ci occupiamo della cura del verde, mentre la domenica vendiamo i prodotti biologici dell’azienda agricola».

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