Così riaprono i negozianti. I bar sono stati i primi, ma c'è chi protesta: ecco perché

18 Maggio 2020 - 13:00 . Trieste-Salario . Cronaca

Così riaprono i negozianti. I bar sono stati i primi, ma c’è chi protesta: ecco perché

Una ripartenza difficile, ma finalmente i negozi – nel Trieste-Salario e non solo – sono tornati ad aprire. Anche se non tutti. Da oggi, lunedì 18 maggio, nel nostro quartiere anche bar, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, barbieri, centri massaggi, e non solo, hanno alzato le serrande.

Ma c’è chi, appunto, ha scelto di non farlo. Sono i commercianti che, per protestare contro le misure del governo, hanno organizzato una serrata, chiedendo più tutele in vista dell’immediato futuro. Ecco, quindi, com’è andata la mattinata nel quartiere.

RIAPRONO I BAR
Tra i primi a riaprire, secondo le tre fasce orarie disposte dal Campidoglio, i bar. “Non ci aspettiamo miracoli in quanto ad affluenza ma ripartire è già un bel segnale”, ha spiegato a Roma H24 Daniele Rossi, titolare de “Il Caffè, Il Gelato, Il Ristoro “di viale Eritrea. Termometro scanner, nastri per la distanza di sicurezza, ingressi regolamentati invece al Seven Cafè di viale Somalia, mentre al bar Paradise di viale Gorizia 37 è spuntato anche Mr. Kinder tra i tavolini, un modo simpatico per ricordare le distanze di sicurezza tra i clienti che sono tornati nel locale.

Ma, come ammette Francesco Di Giampaolo, titolare di Amelie, bar di piazza Verbano, “le persone avranno bisogno di tempo per riabituarsi a venire al bar”. Poche le persone infatti che hanno deciso di riprendere le vecchie abitudini.

L’interno de Il Caffè, Il Gelato, Il Ristoro di viale Eritrea

COMMERCIANTI IN SCIOPERO
Diverse le serrande che però sono rimaste abbassate nel quartiere. Molti esercenti della zona infatti hanno aderito allo sciopero per le misure adottate dal governo durante l’emergenza Coronavirus. “Ci apprestiamo a riaprire le nostre attività con un debito alle stelle e con dei fondi stanziati dal governo solo sulla carta”, ha spiegato a Roma H24 Giulio Anticoli, presidente di Roma Produttiva. Il titolare di Kent, storico negozio di viale Somalia, ha dato il via al movimento #iononriapro, slogan sotto al quale si sono riuniti tutti i commercianti che hanno aderito alla protesta, sfociata poi in mattinata in un flash mob a via della Conciliazione, a due passi dal Vaticano.