31 Marzo 2020 - 8:36 . FuoriQuartiere . Cronaca
Indennità di 600 euro per liberi professionisti, ecco le 6 cose da sapere
Lavoratori autonomi. Freelance. Partite Iva. Il popolo dei liberi professionisti è forse quello più in difficoltà, in questi giorni di quarantena, necessaria per contenere l’epidemia di Coronavirus. In loro sostegno, il Governo ha fissato un’indennità di 600 euro una tantum fino alla fine dell’emergenza. Ma chi ne ha diritto? E a quali condizioni? Proviamo a fare chiarezza con il contributo del commercialista Paolo D’Antimi, che da suo studio in via Simon Boccanegra sta fornendo assistenza a diversi lavoratori di Roma Nord.
1. Chi ha diritto all’aiuto
“Possono usufruire degli 600 euro i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps, alla gestione speciale Inps – artigiani e commercianti – e all’Enpals, cioè coloro che lavorano nel mondo dello spettacolo”.
2. I requisiti
“I soggetti iscritti all’Inps non devono essere iscritti ad altre gestioni. Non devono quindi essere lavoratori dipendenti o pensionati e non devono appartenere ad altre casse di previdenza. I lavoratori devono aver totalizzato nel 2018 un reddito inferiore a 35 mila euro. Se hanno fatto registrare un reddito tra i 35 e i 50 mila euro, avranno diritto agli 600 euro solo se nel primo trimestre del 2020 hanno avuto un fatturato inferiore al primo trimestre del 2019″.
3. L’importo
“Seicento euro è il massimo che si può percepire. La cifra che ogni soggetto otterrà verrà stabilita in base ad alcuni requisiti. Il bonus sarà una tantum. Per i prossimi mesi ci si regolerà in base alla portata e alla gravità dell’emergenza Coronavirus”.
4. Come richiedere l’una tantum
“La procedura non sarà la stessa per tutti i lavoratori. Mi spiego. Per quanto riguarda i professionisti iscritti a casse private, saranno le casse stesse a gestire la situazione. Ognuna probabilmente lo farà in modo diverso. Per quanto riguarda l’Inps, dal primo aprile sul portale dell’ente potrà essere scaricata un’autocertificazione molto semplice da compilare. Servirà un codice Pin, che gli iscritti possiedono già”.
5. Cosa fare in caso di smarrimento del pin
“Chi non è in possesso del pin potrà completare l’operazione o attraverso un patronato, o facendoselo rispedire. La procedura per riottenere il pin sarà telematica. Il codice vi verrà rinviato tramite messaggio o tramite mail”.
6. Possibili futuri scenari
“È molto probabile che verranno aggiunti alla platea degli aventi diritto anche i professionisti iscritti a casse private. Come pure i soci di minoranza delle imprese”.
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