23 Febbraio 2022 - 7:30 . San Lorenzo . Movida
San Lorenzo, a rischio chiusura Scalo Playground
Di Barbara Polidori
“Ah, volete fare la baldoria?”, parafrasando un tormentone social che circola da un po’. La risposta del II Municipio ai gestori dello Scalo Playground, spazio di San Lorenzo che da tre anni ospita ogni estate concerti e attività notturne, non è però altrettanto scherzosa.
L’associazione Remuria, che ha ottenuto l’area in concessione con un bando comunale anche per il 2022, ne rimarrà delusa, perché la Giunta Del Bello è decisa a intervenire. “La manifestazione così come è stata realizzata fino a oggi non può proseguire” – spiega la presidente del II Municipio – “Abbiamo ricevuto così tante mail dai cittadini che non possiamo più ignorare le lamentele, preoccupati che schiamazzi e urla fino a tarda notte si verifichino come l’estate scorsa. Avevamo già chiesto di evitare i concerti e di stoppare le attività fino alle 22 senza essere ascoltati, ora abbiamo sufficienti elementi amministrativi per revocare la concessione”.
NON SOLO SCHIAMAZZI E MOVIDA
I gestori dello spazio però, hanno proseguito spesso anche oltre le 2 di notte. Tappi alle orecchie e notti insonni, i residenti di Largo Passamonti conoscono bene i disagi della movida di zona, e più volte li hanno espressi con atti di protesta o su gruppi social come “Viva San Lorenzo”. Concerti fino alle prime luci dell’alba e schiamazzi notturni che hanno convinto l’amministrazione a chiedere un confronto.
“Molti residenti hanno confuso ciò che succedeva a via dello Scalo di San Lorenzo con ciò che avveniva nell’area. Giovedì saremo in Municipio perché è iniziato l’iter di revoca della concessione che l’associazione Remuria ha sullo spazio dello Scalo Playground” – spiegano i promotori dell’iniziativa – “Uno spazio che prima che arrivassimo era dimenticato da Dio e dagli uomini che abbiamo invece recuperato, dove abbiamo riunito con le nostre attività una 40ina di associazioni, diventate una risorsa per il quartiere”. Tra queste, i centri estivi per i bambini del territorio o la riqualificazione dei campi sportivi, dove organizzare tornei e campionati. “Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza gli sponsor di Scalo Playground” – prosegue l’associazione Remuria – “con quei privati ci sono degli accordi e per ottenere risorse per valorizzare il territorio e le sue realtà in questi anni ci siamo impegnati a recuperarle con le consumazioni al bar, con gli eventi e gli stessi concerti serali che creano tanti problemi”.
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