27 Febbraio 2022 - 7:30 . Cronaca
Rubavano borse e scarpe da migliaia di euro, smantellata la banda delle boutique del centro
Tre persone in carcere e due agli arresti domiciliari: i carabinieri della compagnia Roma Centro hanno smantellato la banda che da anni depredavano le boutique del centro, rubando scarpe e borse griffate dal valore di migliaia di euro.
I malviventi, tre uomini e due donne di nazionalità mongola, dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati e ricettazione.
L’indagine è stata avviata nel novembre 2019 e scaturisce da un arresto operato dai militari della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina di due cittadini mongoli, sorpresi a trafugare due borse di elevato valore da una nota boutique del centro storico, utilizzando una cosiddetta “borsa schermata” per eludere i sistemi anti taccheggio.
Le successive indagini eseguite dagli inquirenti mediante l’acquisizione di immagini dai vari sistemi di videosorveglianza, abbinate all’analisi dei tabulati telefonici delle utenze degli arrestati e di quelle facenti parte del loro circuito relazionale, hanno svelato una lunga scia di reati con il medesimo modus operandi non solo a Roma, ma anche a Firenze e Milano. Tutti a opera di soggetti di etnia asiatica.
I carabinieri, scalando la piramide gerarchica della banda, sono arrivati a una coppia mongola che si serviva di “manodopera” della stessa nazionalità, reclutata di volta in volta, anche per brevi periodi, fatta arrivare appositamente in Italia per commettere furti. La merce rubata veniva in parte collocata in Italia sul mercato nero di Milano, tramite piccoli ricettatori, e in parte spedita all’estero dove una complice dell’associazione si adoperava per la rivendita al dettaglio, generando gli introiti sufficienti per il mantenimento di tutti i consociati e delle loro famiglie.
Il complesso delle attività investigative, durate dal mese di novembre 2019 al giugno 2020, ha consentito di arrestare due persone in flagranza di reato per furto aggravato in concorso, il recupero e il sequestro, con successiva restituzione all’avente diritto, di merce per un valore di circa 50mila euro, e di raccogliere elementi indiziari su altri otto furti commessi a Roma, Milano, San Giuliano Milanese, Firenze, Lecco e Lugano (Svizzera).