31 Maggio 2022 - 8:58 . San Lorenzo . Cronaca
Le associazioni di San Lorenzo insieme per Villa Mercede: “Fa parte del dna del quartiere”
di Clarissa Cancelli
“Noi crediamo che Villa Mercede debba diventare un simbolo per la rinascita stessa di questo quartiere di cui siamo innamorati nonostante la difficoltà del viverci”. Così il Comitato di quartiere San Lorenzo sull’assemblea fatta su Villa Mercede. La riunione, che si è tenuta la scorsa settimana, ha portato alla volontà di creare un tavolo organizzativo con i referenti di tutte le associazioni sotto la Sovrintendenza per portare avanti la causa di Villa Mercede e chiedere l’accesso agli atti.
“Di cose ce ne hanno dette tante. Ci hanno detto che i lavori sarebbero iniziati a luglio per poi informarci che non c’è nulla di concreto – ha dichiarato la presidente del Comitato Katia Pace –. La Sovrintendenza non risponde nemmeno agli amministratori del Municipio. Non esiste solo il muro, c’è un intero giardino. Da novembre il Comitato protesta e pretende la cura quotidiana di questo spazio, che non può essere gestito solo da volontari. Non possiamo sostituirci al Servizio Giardini. Troppe cose sono trascurate, devono prenderci sul serio”.
A prendere la parola dopo la presidente, Anna Esposito, del direttivo: “Questa assemblea è importante perché dimostra che c’è un’unità di intenti – ha detto –. Se noi riusciamo a ricostruire quello che abbiamo fatto con l’Atletico San Lorenzo e le altre associazioni per il campo dei Cavalieri di Colombo, ci vedranno in un’altra maniera. Dobbiamo fare un salto di qualità: tutte le associazioni insieme per fare delle richieste. Avremo un’altra forza, una delegazione che va direttamente alla fonte. Vogliamo e pretendiamo una villa storica che fa parte del dna dei Sanlorenzini e della lotta che hanno portato per la riconquista del verde”.
Villa Mercede rappresenta da tempo un tema molto delicato per i residenti del quartiere. Ormai sono passati più di tre anni e la villa non ha ancora visto la luce. Nel 2018 ci fu il crollo del muro di cinta che rese quasi del tutto impraticabile il resto del parco, ancora oggi abbandonato a se stesso.
“Vogliamo riportare alla luce questa problematica, una vera vergogna – ha spiegato il Comitato a Roma h24 –.Il muro è caduto tre anni fa. Noi abbiamo già fatto una raccolta di firme, abbiamo cercato di venire a capo della situazione dal punto di vista burocratico. Ma è tutto fermo”.