26 Agosto 2023 - 11:51 . Tiburtino . Social
Stazione Tiburtina, è polemica su Twitter X tra Gassman e Umberti
Alessandro Gassmann rivendica su Twitter X “il suo dovere di cittadino”. Già lo scorso 22 agosto l’attore aveva segnalato sul social il degrado di Roma.
“Caro Sindaco — ha scritto —, Lei capisce che ora, con la città in queste condizioni, postare video di una decina di lavoratori dell’Ama che tagliano l’erba sia offensivo per chi la città la abita?”.
La polemica sul social continua e investe l’area di fronte alla stazione Tiburtina: “Caro Sindaco Gualtieri, questa spianata di cemento, di 2,8 ettari è costata 10.000.000 di euro? Com’è possibile? Allego costo piantumazione alberi e impianto irrigazione per una superficie di un ettaro. Grazie”. Ad incalzare, nei commenti, ecco altri utenti: “Lavori ancora da completare dopo 11 anni. Che amarezza povera Roma nostra”.
Non si è fatta attendere la risposta del presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti: “Probabilmente non ci passi da un paio di anni, è quasi terminata”.
“Umberti guardi che non ci fate bella figura a rispondere a cittadini che vedono il disastro di una città mal gestita da almeno un decennio — scrive ancora Gassmann —. Sarebbe meglio scusarsi con chi vi ha eletto e vi paga lo stipendio. Si fidi. Ed anche a lei una richiesta, tolga cemento e pianti alberi”.
“Non devo scusarmi proprio con con nessuno — twitta il minisindaco —, sto portando a termine un’opera insieme a Roma Capitale che era bloccata da 18 anni. Invece di continuare a fare populismo becero, bisogna distinguere chi sa amministrare e chi non lo sa fare, perché si ricordi non sono tutti uguali”.
“Faccia come vuole — ribatte l’attore — io non ho bisogno di visibilità come può notare, e non guadagno a fare il mio dovere di cittadino. Lei è un mio dipendente e come tale la considero. Buon lavoro e meno chiacchiere, si fidi”.
“Sfrutti la sua visibilità — chiosa Umberti — si candidi, vinca le elezioni e ci dimostri da cittadino come in un anno e nove mesi risolleva le sorti di una città abbandonata per decenni, dalla tastiera tutti protagonisti, si fidi”.